Ex Maria Bambina, stop ai lavori Revocato il contratto alla Ices 

Il cantiere. Nell’immobile doveva già essere terminato il trasloco del Centro di salute mentale  e di quello contro i disturbi alimentari, mentre il Comune ha bisogno di spazi in via S. Giovanni Bosco 



Trento. stop ai lavori nell’ex convento delle suore maria bambina, nell’ala dove già quest’autunno avrebbero dovuto già traslocare il centro di salute mentale e il centro contro i disturbi alimentari dell’azienda sanitaria. il blocco del cantiere - come si legge nei documenti dell’apss - è dovuto alle difficoltà della ditta capogruppo, la costruzioni ices srl con sede a spormaggiore, che dopo aver completato il lavoro per oltre l’80 per cento non è riuscita a garantire il termine delle opere previste. in seguito a queste difficoltà la responsabile tecnica dell’azienda sanitaria - l’ingegner debora furlani - anche in accordo con l’azienda e con le imprese che hanno lavorato in subappalto, ha deciso di recedere dal contratto, giudicando che questa fosse la soluzione più veloce per concludere i lavori, considerando soprattutto che - in questa fase - non sono previste penali, ma basterà calcolare il corrispettivo che spetta alla ices per i lavori effettuati per procedere quindi alla liquidazione. un lavoro che verrà effettuato a breve. si tratta di un’operazione che in totale era stata quantificata in oltre 4 milioni di euro.

Ma la fretta dell’azienda sanitaria non è motivata soltanto dall’esigenza di dare al più presto una sistemazione stabile (e decorosa) ai pazienti del centro di salute mentale che da troppo tempo sono “provvisoriamente” in via san giovanni bosco, nei locali lasciati liberi dalla civica casa di riposo. l’esigenza di chiudere il cantiere in tempi brevi deriva dall’esigenza del comune di trento (proprietario dell’edificio di via san giovanni bosco) di partire a sua volta con i lavori di ristrutturazione che porteranno alla disponibilità di nuovi uffici comunali - a un passo da piazza fiera - in modo da liberare i locali attualmente utilizzati nelle torri del top center. insomma una serie di mosse sulla scacchiera immobiliare della città, dove il ritardo all’ex maria bambina rischia di avere ripercussioni a catena su altre operazioni, complicando soprattutto la gestione dei fondi per il risparmio energetico che il comune ha già ottenuto.

Gli uffici tecnici dell’azienda sanitaria sono comunque al lavoro per accelerare i tempi, anche chiamando all’appello le ditte che hanno lavorato in subappalto nel cantiere all’ex convento per verificare se - con la loro collaborazione - è possibile accelerare i tempi verso la conclusione dei lavori. si tratta di aziende trentine (come del resto la capogruppo ices) e l’apss, in questa situazione complicata, ha agito in modo da salvaguardare i pagamenti di tutte le aziende coinvolte. secondo una stima attuale l’intervento potrebbe concludersi entro la prossima primavera.















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