Eredità eterna, paga il Ministero della giustizia

Il Tar ordina: versi 70 mila euro a tre donne entro 30 giorni



TRENTO. La causa ereditaria era durata 36 anni - sì, proprio 36, nessun errore - fra 1º e 2º grado. Una vicenda dall'amaro sapore kafkiano al termine della quale, tre donne trentine avevano deciso di fare causa al Ministerio della Giustizia per ottenere un risarcimento ai danni causati da quell'incredibile ritardo. Scelta evidentemente fondata, dal momento che nel dicembre del 2009, la loro domanda era stata accolta e il Ministero condannato a pagare alle tre donne complessivamente poco meno di 70 mila euro: 12 mila a due di loro, 28 mila all'altra a cui occorre aggiungere 17 mila euro in favore di tutte. Una somma cui dovevano essere sommati anche 948 euro che corrispondono agli interessi legali, maturati dal momento in cui è stata presentata la domanda fino al saldo effettivo, e alle spese di giudizio.  Tutto bene? Niente affatto, perché il Ministero, fino ad ora, ha fatto orecchie da mercante e non ha versato nemmeno uno degli euro che era chiamato a dare alle ricorrenti. E così, le battagliere signore si sono rivolte al Tribunale amministrativo regionale affinché il provvedimento emesso nei confronti del Ministero, che ha abbondantemente superato i termini fissati entro i quali avrebbe dovuto versare il denaro, venga eseguito.  E anche stavolta i giudici, in questo caso del Tar di Trento, hanno dato loro ragione, condannando nuovamente il Ministero a pagare. E a farlo in fretta. Dovrà versare i 70 mila euro, infatti, entro il termine perentorio di 30 giorni dalla comunicazione della sentenza stessa. Se così non dovesse accadere, il Commissario del Governo per la Provincia di Trento, o un funzionario da lui delegato, provvederanno a far sì che l'amministrazione inadempiente versi effettivamente il denaro entro i 30 giorni successivi. Oltre ai 70 mila euro, il Ministero della Giustizia è stato condannato anche a pagarne 4 mila di spese di giudizio.













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