Equitalia, i dipendenti hanno paura

Dopo i cappi, nuova lettera di minacce con la lama di un coltello. I sindacati chiedono solidarietà a cittadini e istituzioni


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. Prima la lettera anonima, inviata al Trentino l’8 febbraio scorso, con insulti e i cappi in spago destinati ai dirigenti di Equitalia, Agenzia delle entrate ed Inps. Ora un’altra lettera con un nuovo lugubre messaggio: una lama di coltello e la frase minacciosa: «a breve ci scapperà il morto». Il clima, non solo a Rovereto ma in tutta Italia nei confronti di Equitalia, è sempre più teso. E i dipendenti hanno, ovviamente, paura. Che le lettere anonime siano opera di gruppi sovversivi, piuttosto di un mitomane o di un cittadino moroso nei confronti dello Stato che vuole vendicarsi contro l’esattore, poco importa a chi lavora nell’agenzia di via Halbherr: la paura la si legge nei loro volti. Non parlano, non vogliono rilasciare dichiarazioni o fare commenti, ma lavorare in quell’ufficio è sempre più difficile e preoccupante considerato che dalle scritte comparse sui muri e dalle vetrate mandate in frantumi si è arrivati alle due lettere con pesanti insulti e minacce.

«Per le t... e i bastardi di Equitalia Agenzia delle entrate e loro familiari a breve ci scapperà il morto... siete peggio delle Ss. Tu... sarai la prima» probabilmente rivolgendosi alla direttrice dell’agenzia roveretana. E come non bastassero le parole ecco una lama staccata da un coltello di cucina. Nessuna firma, nessuna rivendicazione, ma tanto basta per far scattare l’allarme. La lettera è ora all’attenzione della Procura della Repubblica. Secondo il procuratore Rodrigo Merlo al momento non c’è materiale su cui indagare. Non ci sono elementi per ricondurre agli autori della missiva tra esponenti di movimenti sovversivi: certo che, ha aggiunto il procuratore, è sintomo di un malessere e di una tensione diffuse in tutto il Paes.

Le organizzazioni sindacali di Equitalia Nord del Trentino Alto Adige (Fisac/Cgil, Uilca, Fabi e Ugl), dopo aver rilevato che «la situazione è divenuta insostenibile ed il clima pesante» ricordano che «Equitalia lavora per gli enti pubblici ed applica norme e leggi dello Stato assolvendo ad un compito i cui benefici vanno a favore di tutta la collettività...I lavoratori di Equitalia si attendono, finalmente, solidarietà da parte di tutti i cittadini onesti e delle istituzioni pubbliche e chiedono alle forze dell’ordine di smascherare coloro che minacciano chi lavora onestamente». E un attestato di solidarietà arriva da una signora ieri mattina all’ufficio Equitalia: «Qui cercano di aiutare, per quanto consente la legge, i contribuenti a sistemare le loro situazioni. Un atteggiamento davvero positivo»

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