Enaip prepara una casa per l’emergenza

Tione, la struttura in legno, autonoma a livello energetico, progettata e costruita dagli studenti. E pronta per la produzione


di Ettore Zini


TIONE. È un progetto molto importante per l’Enaip di Tione. Si tratta del modulo abitativo Map (modulo abitativo provvisorio), di cui si stanno occupando il Servizio Prevenzione Rischi della Provincia e il Centro di Formazione Professionale del capoluogo giudicariese. Una struttura in lamellare e materiale legnoso, da utilizzare in caso di calamità: terremoti, alluvioni o altri eventi di dissesto del territorio che costringono i cittadini ad abbandonare le loro abitazioni.

Un modulo mobile, quindi, facile da realizzare, ma ancor di più da trasportare. Per essere pronto ad ogni evenienza. L’Italia, è cronaca di tutti i giorni, deve fare i conti con un territorio tra i più a rischio d’Europa, in più di 6.000 comuni si può verificare un disastro ambientale. La Protezione Civile Trentina, anche questo è cronaca, è tra le più efficienti e organizzate del nostro Paese. E qui rientra il progetto pilota, avviato lo scorso anno tra Dipartimento Protezione Civile e infrastrutture della Provincia con la collaborazione del Centro Professionale Enaip di Tione. La Provincia mette a disposizione le risorse, la scuola le competenze tecniche e organizzative, il tutto per il progetto in grado di concretizzare un modulo da produrre, in serie, per il pronto intervento in caso di calamità naturali.

Le peculiarità? Risponde a criteri di trasportabilità: dimensionato sul cassone di un mezzo per trasporti eccezionali. E’ di facile assemblaggio e messa in opera. Dispone di alimentazione autonoma ad alto rendimento energetico. «Un progetto di grande interesse – dice il preside – orgoglio della scuola, che unisce didattica a utilizzo pratico». Una struttura non solo destinata alla primissima emergenza: una casa razionale, dotata di ogni confort, compresa una alimentazione autonoma a pannelli solari e fotovoltaici, in grado di garantire la piena autonomia a famiglie che malauguratamente ne avranno bisogno.

E’ un progetto sperimentale capace - negli intendimenti della Protezione Civile e del Centro Enaip, che hanno siglato un dettagliato protocollo d’intesa - di gestire in modo del tutto innovativo le situazioni di emergenza. Da un anno alunni e docenti dell’istituto professionale stanno lavorando alla sua realizzazione, nella seziona staccata di Condino, dove nelle ex strutture della Legno Più, dispongono di ampi spazi per realizzazioni di questo tipo. La fase progettuale è in fase molto avanzata. Mancano i calcoli statici, affidati alla consulenza esterna dell’ingegner Albino Angeli di Cles. Poi le classi coinvolte – la III e IV classe di operatori edili ad indirizzo carpenteria in legno, e la IV tecnico per l’automazione industriale – dovranno integrare il progetto con l’impiantistica e l’autonomia energetica (con la domotica che fa la parte del leone). «Uno studio e una realizzazione fatta – come spiega Giacomo Armani, insegnante di tecnica professionale – interamente all’interno della scuola». Un modulo pilota avveniristico, realizzabile su scala industriale secondo Emilio Salvaterra, preside dell’Istituto. Che potrà affrontare i test di idoneità già dal prossimo anno.













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