Trento

Elisoccorso, ancora pochi si assicurano per evitare il salasso

In caso di intervento per persona illesa il conto è 750 euro. Alimonta: «Sbagliato». La soluzione? Farsi la tessera Sat


di Maddalena Di Tolla


TRENTO. Adriano Alimonta, appassionato presidente del Soccorso Alpino trentino e guida alpina, ha le idee chiare su costi, responsabilità e dimensione sociale delle scelte nel soccorso in montagna. “La mia posizione è nota. Sono innanzitutto un soccorritore, il mio compito è soccorrere, non giudicare chi ha commesso un’imprudenza o ha mostrato impreparazione. Secondo me non è un deterrente corretto né utile il ticket dei 750 euro che la Provincia di Trento fa pagare a chi chiama per un soccorso in montagna, viene aiutato con l’elicottero e alla fine arriva illeso. In ogni caso quei soldi coprono una parte irrisoria del costo reale del volo. Per non rischiare di pagare qualcuno potrebbe arrivare a farsi male sul serio. A questo punto, o pagano tutti o non paga nessuno”.

Alimonta ricorda che sono circa il 10% del totale dei voli effettuati dagli elicotteri provinciali, quelli fatti per soccorrere chi si infortuna in montagna o comunque richiede aiuto dalle vette. “Negli altri casi l’elicottero si alza in volo spesso per altre imprudenze in altri ambiti, ad esempio per incidenti su strada. Credo che sia una responsabilità di tutti, una questione sociale quali scelte facciamo sui costi e su come soccorrere. “Se qualcuno chiama evidentemente per lui la situazione non è banale. Potremmo far pagare il ticket solo a chi imbroglia realmente, ma i casi sono pochi. Sono pochi anche quelli di chi paga i famosi 750 euro.” Alimonta ribadisce l’importanza della formazione degli escursionisti e la necessità di una sinergia efficace fra soccorritori e enti vari.

Sul fronte assicurativo privato Roberto Campana, dell’Allianz di Trento, spiega che sono pochi i trentini assicurati per gli infortuni, circa l’ 11% del totale di chi stipula un’assicurazione. “Nella media, un’assicurazione individuale fra i 150 e i 170 euro annui copre gli infortuni (solo gli imprevisti, non un infarto ad esempio) occorsi durante pratiche sportive dilettantistiche, comprendendo scialpinismo, escursionismo, scalate fino al secondo grado di difficoltà. La maggior parte delle assicurazioni copre anche le spese sanitarie. Per l’elicottero, si può coprire la spesa (fino a 5000 euro) con i 100 euro annui circa di una media assicurazione sanitaria individuale da viaggio, come quelle stipulate quando si viaggia all’estero”.

Nel ricordare che i soci della Sat, pagando la quota annuale di iscrizione, hanno garantito anche il costo dell’elisoccorso, Claudio Bassetti, presidente del Sodalizio trentino, concorda sulla necessità di educare alla responsabilità. “La montagna, va ribadito, è sempre complessa, presenta sempre dei rischi. Sul costo dell’elisoccorso posso dire che è comunque meglio spendere che rischiare di avere morti o feriti per lesinare sulle chiamate. Però i frequentatori della montagna vanno educati e formati alla conoscenza dei rischi e dell’ambiente in cui si muovono. Diciamo anche che spesso la promozione turistica va in senso contrario, spacciando la montagna per un posto in cui si può fare quasi tutto.”













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