ELEZIONI COMUNALI - RISULTATIA Rovereto sfida Miorandi-ValdugaEletto Mosaner a Riva del Garda

Nel test di Rovereto ci sarà un ballottaggio tra il sindaco uscente Valduga e il candidato del centrosinistra Miorandi, entrambi intorno al 32 per cento. Sconfitto il Pdl. A Riva il nuovo sindaco è Mosaner, ad Arco Morandini va al ballottaggio con Mattei, a Levico eletto Passamani



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- Il commento di Alberto Faustini

TRENTO. Molti verdetti rimandati di 15 giorni alle elezioni comunali in Trentino. Nel test di Rovereto ci sarà un ballottaggio tra il sindaco uscente Valduga e il candidato del centrosinistra Miorandi, entrambi al 32 per cento. A Riva vince Mosaner, ad Arco Morandini va al ballottaggio con Mattei, a Levico eletto Passamani.

«L’onda padana non è arrivata in Trentino». Il presidente Dellai commenta soddisfatto i risultati delle comunali, caricando il voto amministrativo anche di un forte significato politico dopo i recenti exploit del centro destra (e della Lega in particolare) delle regionali che hanno strappato al centro sinistra importanti aree del Nord. Il Trentino, dunque, rimane saldamente posizionato nell’area di centro sinistra, senza cedere a tentazioni di cambiamento.

L’ennesima sconfitta del centro destra? Non la pensano così gli esponenti del Pdl secondo i quali a perdere voti, in realtà, sarebbe stato proprio l’Upt mentre il Popolo delle Libertà e le civiche di area avrebbero aumentato i sindaci di riferimento. E’ la solita guerra di cifre: nessuno ha perso e tutti sono soddisfatti.

La realtà parla di un centro destra che non sfonda e che si deve accontentare di qualche risultato sorprendente qua e la, con la Lega che riesce a inserire in una ventina di comuni i propri rappresentanti, ma senza sfondare come avvenuto alle scorse regionali. I dati confermano anche che il centro sinistra autonomista tiene salde le redini dei vari governi comunali, ma mostrano pure una preoccupante perdita di voti dell’Upt nei comuni maggiori, solo parzialmente giustificata dalla presenza di civiche di area che hanno rosicato il consenso o da scelte (come a Rovereto) che hanno sacrificato un possibile maggiore successo del partito del presidente Dellai sull’altare della tenuta della coalizione.

Il Pd è l’altra grande conferma delle elezioni. Pur perdendo (per ora, in attesa del ballottaggio) la prova di forza ad Arco con il sostegno a Mattei, si conferma primo partito nei comuni più grandi, come a Rovereto, Riva del Garda (con il successo di Mosaner) ed Arco. Bene anche Patt e Verdi.
 
Partiamo con il centro destra. «Prima delle elezioni avevo detto di essere ottimista - spiega il consigliere provinciale del Pdl Rodolfo Borga - e credo che i risultati ci abbiano dato ragione. Avremo comunque più amministratori d’area, al di là del simbolo e ci sono diverse realtà dove Upt e Patt hanno segnato significative battute d’arresto. Penso a Malè, a Vermiglio, a Campodenno e a Mezzocorona dove hanno prevalso i candidati non certo riferibili all’area di centro sinistra. A Lavis è stata una debacle per l’Upt, ad Avio abbiamo vinto, a Mezzocorona non ha vinto il Pdl ma di certo hanno perso Upt e Pd. Insomma, complessivamente è andata bene».

 Anche Maurizio Fugatti si dice soddisfatto del risultato della Lega: «Nei comuni dove ci siamo presentati con il simbolo inseriamo nostri candidati. In alcune realtà come ad Avio, Ala, Baselga e Mori andiamo in doppia cifra. In altri casi di ballottaggio, come a Rovereto, risultiamo decisivi per il prossimo turno non regaleremo i nostri voti». Fugatti, infine, lancia una stoccata agli alleati del Pdl: «La Lega aumenta le performance e in alcuni casi prende più voti del Pdl. Se loro non ci sono noi non possiamo fare miracoli».

 Nel centro sinistra autonomista i toni sono euforici. Ugo Rossi, segretario del Patt, spiega: «Nei sedici comuni dove abbiamo il simbolo siamo cresciuti ovunque, tranne Ala. Quello che conta è il radicamento sul territorio e non lo schieramento o gli schemi e su questo noi abbiamo lavorato tanto».

 Marco Tanas, segretario dell’Upt, parla di un centro sinistra in salute: «Il centro destra resta congelato, mentre noi cresciamo. Dove eravamo compatti abbiamo vinto e in altri casi siamo al ballottaggio con altri partiti dell’alleanza. Come Unione, sui comuni piccoli abbiamo almeno un’ottantina di sindaci di area nostra». Qualche piccola delusione, però, Tanas la ammette: «Ad Arco la lista non ha fatto bene, ma la civica del sindaco Morandini ci ha eroso voti e abbiamo pagato la scelta politica anche su Rovereto».

 «Ottimo risultato della coalizione, la Lega arretra e anche il Pdl. Questo è l’esito politico più significativo» - spiega il segretario del Pd Michele Nicoletti. Che prosegue: «Dove il centro destra vince lo fa perché il Patt gli dà una mano. Per noi c’è il bel dato di Riva e Brentonico che premia le nostre amministrazioni. Siamo soddisfatti anche del risultato di Rovereto, sia per il candidato Miorandi sia per la nostra lista che diventa il primo partito».
 Infine il presidente della Provincia Lorenzo Dellai, che dà una chiave di lettura politica: «Si attendeva l’onda padana e non si è vista. In quasi tutti comuni hanno prevalso candidati che fanno riferimento alla maggioranza di governo provinciale. Tutti i territori del nord Italia farebbero la firma per una situazione del genere. E’ la dimostrazione che si può vincere solo se si ha uno schema politico anomalo rispetto a quello nazionale. La verità è che ha vinto un modello politico molto più articolato di quello nazionale, con una maggiore forza aggregativa».













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