«Einaudi» e «Dante»: ecco i primi club di Forza Silvio

Il presidente di Giovo, Aldo Rossi: «Basta politica corrotta. Matteo Renzi premier? Il capolavoro di Berlusconi»


di Valentina Federica Zeni


TRENTO. Ripristinare i principi e i valori che avevano animato la vita politica dei primi anni della Repubblica. È questo l’obiettivo che si pongono i primi due “Club Forza Silvio” in Trentino. Il progetto è ancora in fase di costruzione ed entro giugno si punta all’apertura, a livello regionale, di cento circoli. Queste realtà vogliono diventare il punto di riferimento per chi, stanco di quella che il Presidente del "Club Luigi Einaudi" di Giovo, Aldo Rossi, definisce una "politica corrotta", abbia voglia di mettersi in gioco. Rossi, classe 1946, afferma di sentirsi particolarmente in colpa per l’eredità che la sua generazione sta lasciando ai giovani e pertanto si propone di lavorare per cercare di coinvolgerli in attività politiche e culturali. In questo senso, ogni club, dotato di una propria autonomia, ma soggetto allo statuto di Forza Italia, cercherà di diffondersi in maniera capillare su un territorio che vivrà periodi bui nel momento in cui verranno tagliate le risorse alle autonomie. Uno degli obiettivi dei circoli, in un’ottica di pensiero liberale e liberista, sarà quello di individuare specifici candidati da sostenere nel corso delle varie consultazioni politiche e amministrative.

Particolarmente interessante anche la decisione di riproporre il nome di Silvio Berlusconi, motivata dal fatto che, a detta dei sondaggisti incaricati dall’ex Premier, tale riferimento personale accresce del 20% il consenso da parte dell’elettorato. In realtà, non si tratta esclusivamente di una strategia comunicativa, la scelta di questo appellativo è rappresentativa del sostegno che i circoli si propongono dare al loro leader. In questo senso, risulta particolarmente eloquente la posizione assunta da Rossi rispetto alle vicende giudiziarie che hanno visto coinvolto l’ex Presidente del Consiglio: “Silvio ci ha messo la faccia e i soldi e gli italiani gli devono essere riconoscenti. Le sue vicende personali non ci riguardano: ci sono cose peggiori”.

Alessandro Bertoldi, Vicepresidente regionale di Forza Italia, esprime la necessità di scardinare il cosiddetto “sistema dellaiano”, partendo dal basso e dialogando con il territorio. Una ventata di novità per il partito, anche se la scelta dei nomi, assegnati ai circoli rimanda al passato: dal secondo Presidente della Repubblica a Dante Alighieri. Inusuale la scelta della sede per il club cembrano, il primo della regione, che ha trovato la sua collocazione nell'abitazione del suo Presidente. Il nome del Sommo Poeta, attribuito al club di Gardolo, che si propone come riferimento per tutta la città, non può che rimandare alla storica lotta tra Guelfi e Ghibellini. La sua Presidente, Tamara Marsetti, non sembra aver ben chiaro con chi identificare le due fazioni opposte, a differenza di Rossi, che vede l’avversario politico nei “comunisti in cashmere”, ma che esprime apprezzamenti sul neo Premier, il “capolavoro di Berlusconi”. A suo avviso, Renzi, la cui giovane età è un segnale positivo, ha avuto il merito di instaurare un dialogo con il leader di Forza Italia.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano