Edilizia a Lavis, crollano le concessioni

Previsti 120mila euro di incassi, il Comune ne avrà 50. L’assessore Piffer annuncia che si ricorrerà alle entrate cimiteriali


di Daniele Erler


LAVIS. La crisi edilizia si fa sentire anche a Lavis, ed ha come conseguenza diretta un calo imprevisto negli oneri di concessione, riscossi dal Comune in questi mesi. Una situazione peggiore delle aspettative, che, senza ritocchi, rischierebbe di portare a fine anno ad uno squilibrio di bilancio.

Proprio dagli oneri di concessione edilizia, infatti, derivava – secondo il bilancio di previsione approvato a giugno – il finanziamento di una parte sia delle spese correnti sia degli investimenti. Per questo, l'amministrazione ha individuato, col supporto della ragioneria, una via d'uscita, che – ha spiegato giovedì sera in consiglio comunale l'assessore competente Roberto Piffer – dovrebbe portare ad una soluzione del problema.

Guardando alle cifre, per la parte corrente era prevista un'entrata di 120 mila euro, ma ne sono stati riscossi sinora soltanto 50 mila. E le previsioni dei lavori, nei prossimi mesi, non sembrano prospettare un cambiamento di rotta. Per evitare uno squilibrio, si è così deciso d'intervenire, coprendo le cifre mancanti attraverso due scelte. Innanzitutto, con una riduzione generale delle spese interne. Quindi, con una variazione di bilancio, che inserirà a copertura una cifra straordinaria, proveniente dalle concessioni cimiteriali a Pressano.

Come dire, usando l'ironia, che se i lavori nell'edilizia sono inferiori alle previsioni, invece la richiesta di spazi nel cimitero non risente della crisi. Non ci sono comunque soltanto i problemi economici, dietro a questo stato dell'arte.

C'è anche l'attesa dell'ormai imminente variazione al piano regolatore, a cui manca soltanto il benestare della giunta provinciale. Potrebbe essere questo un altro motivo, che ha portato i vari committenti, sul territorio comunale, ad un rinvio dei lavori. In ogni caso, esaminando il bilancio e quanto dei programmi dell'amministrazione è stato sinora attuato, a preoccupare le minoranze non sono soltanto i conti ed il rispetto delle cifre previste. L'accusa dell'opposizione è innanzitutto politica. Franco Castellan di ViviLavis sottolinea come nelle varie scelte della giunta sarebbe mancata un'individuazione delle priorità. È il caso emblematico, spiega, del cantiere comunale, ormai prossimo all'apertura.

«Non c'è chiarezza – ha detto – su come saranno utilizzati quegli uffici. È il sintomo di una scarsa visione politica dell'amministrazione». Rincara la dose Cristina Casagrande, del Pd. «I bilanci a Lavis sono come i libri dei sogni dei vari assessori», ha commentato. «Ciò che poi viene messo in pratica è soltanto un terzo degli obiettivi che si volevano raggiungere». «In questi anni – ha dichiarato, ancora, Antonio Moser dell'Upt – le risorse sono arrivate, ma sono state sprecate in varie iniziative, e non per quanto era davvero prioritario per Lavis».

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