IL VIRUS

Ebola, il 118 trentino si prepara così

Ecco la complicatissima procedura da seguire in caso di un paziente a rischio contagio



TRENTO. Nella speranza che non siano mai necessarie, l’azienda sanitaria di Trento ha comunicato alle proprie strutture le procedure da seguire nel caso si debba affrontare un paziente che potrebbe essere affetto dal virus Ebola. Oltre al protocollo da seguire per capire quando devono essere prese le precauzioni (paziente che ha soggiornato nelle tre settimane precedenti nei paesi a rischio e che presenta febbre improvvisa, intensa debolezza, dolori muscolari, mal di testa, vomito, diarrea e altri sintomi) l’azienda sanitaria ha diffuso le istruzioni necessarie per gli operatori di Trentino Emergenza nel caso in cui si renda necessario il trasporto in ambulanza di un paziente a rischio.

Allarme Ebola, ecco le istruzioni per 118

TRENTO. Allarme ebola, e se arrivasse anche a Trento? Ipotesi assai remota, ma intanto il 118 ha diffuso ai propri operatori del materiale fotografico su come comportarsi e come vestirsi in caso di contatti con un malato.

Si tratta di precauzioni “imponenti” che prevedono l’utilizzo di tre paia di guanti, occhiali, mascherina, stivali e una tuta speciale. Gli indumenti, inoltre, devono essere fissati tra loro con nastro adesivo per garantire la massima tenuta. Misure di sicurezza anche per quanto riguarda l’ambulanza, che deve essere sigillata per impedire qualunque tipo di contatto tra l’autista (che può anche non usare gli indumenti protettivi) e il resto dell’equipaggio che sta nella parte posteriore dell’ambulanza (possibilmente un solo operatore) assieme al paziente.

Infine - secondo il protocollo - devono essere predisposte speciali stanze di isolamento a cui avrà accesso un limito limitato di operatori.













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