la curiosità

E per Ottobre Renzi diventa "il Capo dello Stato"

Lo svarione istituzionale in una nota che documenta un incontro sui temi del lavoro: "Ma gli ho dato ottime idee sul sostegno alle imprese italiane"



TRENTO. L'onorevole del Patt Mauro Ottobre ha incontrato nei giorni scorsi a Roma il premier Matteo Renzi con il quale ha avuto modo di discutere dei temi del lavoro e delle misure per aiutare la crescita. A darne notizia è lo stesso Ottobre in una nota invero un po' surreale visto che Renzi, a un certo punto, viene persino definito "il capo dello Stato" (che sia un auspicio - per altro irrealizzabile vista l'età del premier - in vista delle prossime, quasi certe, elezioni per il colle?) mentre al termine della chiacchierata, sempre secondo Ottobre, Renzi avrebbe reagito così: "Mauro, c'hai ragione. Ho incamerato".

Ma toni e svarioni istituzionali a parte, Ottobre ha voluto spiegare la sua al premier sull'importante tema del sostegno delle imprese italiane all'estero. "Presidente Renzi - ha esordito Ottobre - noi tutti abbiamo a cuore il futuro dei giovani. Nei miei viaggi all’estero ho visto quanto sia forte la richiesta di lavoro e quanto fuori dai confini nazionali sia tuttora apprezzato e ambito il made in italy. Ma in Italia, con la crisi, si produce meno e le aziende non avviano manovre di internazionalizzazione, vuoi per questioni burocratiche che per ragioni finanziarie. Pertanto – Signor Presidente - perché non prevedi incentivi e sgravi fiscali per quelle aziende entusiaste, che vogliono intraprendere operazioni d’expo e che di conseguenza favorirebbero l’assunzione di giovani preparati, con conoscenze in ambito linguistico?”.

Ottobre - continua la nota - "sempre sotto lo sguardo attento del Capo dello Stato ha aggiunto che In questo modo l’internazionalizzazione aziendale aprirebbe la strada ad un effettivo cambiamento e l’impresa in condizioni economiche fiorenti manterrebbe viva la possibilità per giovani meritevoli di maturare esperienze in ambito internazionale, potenziandone le competenze e ampliando gli orizzonti in modo da concedere nuovo sospiro al mondo dell'imprenditoria italiana. Dopodiché, il premier –indicandosi la testa con il dito in segno di riflessione - ha risposto con il suo immancabile accento toscano: “C’hai ragione! Ho incamerato”.













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