Due start-up nell’Olimpo green

Sono di Progetto Manifattura e tra le migliori in Italia nello sviluppo sostenibile



ROVERETO. Le migliori "start up" d'Italia nello sviluppo sostenibile sono di Progetto Manifattura. Sono la Bio Soil Expert e la Eneray, classificatesi rispettivamente al primo e al terzo posto nella selezione per imprese appena avviate al concorso per il "Premio per lo sviluppo sostenibile", indetto dalla Fondazione Sviluppo Sostenibile. La Bio Soil era nata in seguito al concorso di Trentino Sviluppo "d2t", dove vinse il primo premio. L'impresa offre soluzioni per dissesto idrogeologico e all’inquinamento dei suoli e delle acque attraverso l’uso di biotecnologie naturali, e ha sede a Progetto Manifattura, che, in attesa della nascita del polo progettato da Kengo Kuma, funge già da incubatore di imprese nella green economy. Con successo, a quanto pare, visto che un'altra "start-up", la Eneray Srl, è arrivata terza allo stesso concorso. Questa impresa sta sviluppando prodotti efficienti ed eco-compatibili a base di grafite espansa, sfruttando la tecnologia di flocculazione della grafite a basso costo. Le due imprese sono state scelte tra circa 200 realtà aziendali del settore della green economy. «Progetto Manifattura è una realtà che nei prossimi anni attirerà e svilupperà sempre nuove realtà di successo come queste premiate, che contiamo possano dare occupazione ai giovani imprenditori del settore della sostenibilità», commenta Gianluca Salvatori, amministratore delegato di Progetto Manifattura. Il Premio per lo Sviluppo Sostenibile, creato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile di Edo Ronchi, ex Ministro per l’Ambiente e ideatore del premio, è punto di riferimento nazionale per mappare e premiare la green-economy. (ms)













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