Droga, tesi choc: «Dopo l’eroina non esiste più nulla»

Titolo forte per il lavoro di Alessandra Valentini Viaggio nel mondo della tossicodipendenza trentina


di Martina Bridi


TRENTO. “Perché una volta che trovi l'eroina declassi tutto il resto. La tossicodipendenza in Trentino: le modalità d'intervento della Rete Assistenziale”: titolo forte per un tema altrettanto delicato quello affrontato da Alessandra Valentini nella sua tesi di laurea elaborata al termine del corso di laurea magistrale in Sociologia e Ricerca sociale. Alessandra, qual è stato l’obiettivo della tua tesi? “L'obiettivo è stato duplice: da un lato approfondire l'organizzazione e il funzionamento delle principali agenzie della Rete Assistenziale trentina, attraverso delle interviste a testimoni privilegiati per rilevarne le differenze”.

E dall’altro?

“Dall'altro lato si è cercato invece di ricostruire, comprendere, l'esperienza tossicomanica e in particolare il rapporto con l'eroina. Per approfondire questo aspetto sono state realizzate delle interviste a ragazzi e ragazze che stanno effettuando il percorso di recupero a San Patrignano – San Vito, ad un ragazzo che frequenta il Ser.T. di Trento e sono state raccolte le opinioni delle cosiddette “voci fuori campo”, conoscenti e non, che hanno espresso il loro giudizio in materia”.

Cosa è emerso dall’analisi della Rete Assistenziale trentina esistente?

“Sono emerse numerose differenze a livello ideologico e metodologico tra le varie strutture esistenti sul territorio e predisposte all'intervento e al recupero dei tossicodipendenti. Queste differenze collimano e sfociano talvolta in uno scontro, anziché in una prospettiva di collaborazione. A riguardo è fondamentale ricordare la testimonianza di Sandro Nardelli, direttore della Cooperativa il Gabbiano di Ravina, che affermato la necessità di un approccio un po' più integrato, non ideologico della serie questo è giusto, questo è sbagliato”.

E rispetto all'esperienza tossicomanica e, in particolare, il rapporto con l'eroina?

“Le parole degli intervistati si sono incentrate soprattutto sull'esperienza coinvolgente generata dall’uso dell'eroina. In particolare, un intervistato ha dichiarato che l'effetto della sostanza “ti dà tutto quello che credi, tutto quello che cerchi, ti fa essere la persona che tu vuoi in quel momento, ti fa affrontare la situazione come la vuoi tu... tutto quello che vuoi, un benessere allucinante...”. Uno spaccato di vita descritta nella sua drammaticità quotidiana, da un lato un lavoro a tempo pieno e dall’altro le crisi d'astinenza”.













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