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Dormiva in auto, gli promettono la casa

Per Mattivi sarebbe in arrivo un alloggio d’emergenza della Comunità e poi una sistemazione Itea


di Daniele Peretti


LAVIS. Alla soluzione del problema casa di Antonio Mattivi, manca solo un ultimo passaggio burocratico: la conferma dell'assegnazione di un alloggio d'emergenza da parte della Comunità di Valle, prevista entro questa settimana. Oggi Mattivi vive in un garage senza servizi igienici, dopo che la sua auto che gli serviva da abitazione era stata pignorata per via di un debito pregresso. Il mese scorso i militanti di Casa Pound Trento avevano fatto irruzione nella sede dell'Itea ente dal quale dipendeva la soluzione del problema; in seguito erano stati ricevuti per un colloquio nel quale la stessa Itea, si era impegnata per una soluzione del problema di Mattivi, nei tempi più brevi possibili.

Se così non fosse stato i militanti di Casa Pound avevano promesso azioni ulteriori. Risolti tutti gli aspetti burocratici, cioè entro settembre, Antonio potrà essere l'assegnatario di un alloggio Itea. Mattivi commenta: «Al momento si tratta di un impegno verbale che si concretizzerà solo con una comunicazione scritta. In questi mesi mi sono state fatte solo promesse, ma dopo l'intervento di Casa Pound qualcosa è cambiato ed adesso speriamo in una comunicazione scritta che porterebbe a soluzione tutto il problema».

Si sente tranquillo? «Se devo essere sincero non mi fido. In questi mesi tutti mi hanno fatto solo promesse e alla fine mi sono sentito preso in giro. Adesso che la mia situazione è diventata di dominio pubblico grazie anche al vostro giornale, spero che arrivi qualcosa di concreto». Antonio Mattivi a 45 anni, si è ritrovato a vivere nella sua macchina, per l'impossibilità di pagarsi l'affitto di un appartamento a Lavis. Grazie anche alla solidarietà degli abitanti, era riuscito a ritrovare una dimensione di normalità, pur in una situazione del tutto anomale. Ma della serie “piove sul bagnato”, è arrivato il pignoramento con relativo sequestro della sua macchina che era l'unico bene di proprietà. Nessuna alternativa: così Mattivi ha evitato la strada, solo grazie all'intervento di un amico che gli ha messo a disposizione un garage. Seppur migliorata, la situazione d'emergenza è proseguita in quanto nel garage al limite si può dormire, ma non certo farsi da mangiare e per di più mancano ovviamente i servizi igienici. Oggi questa situazione paradossale è destinata a concludersi: basta un ultimo atto scritto che ufficializzi l'assegnazione e Mattivi potrà entrare in un alloggio normale.













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