Dormire con Fido e Micio? Può far bene alla salute 

Eurospes rivela che oltre il 50% dei proprietari di pet condivide con loro il letto Ghedina, presidente dei veterinari: «D’accordo, ma se si usano regole igieniche»


di Ivana Sandri


TRENTO. Eurispes 2018 ci rivela che in pochi decenni i cani e gatti sono balzati dalle "stalle alle stelle": il primo dalla misera cuccia in cortile, esposta alle intemperie perché doveva fare la guardia, al materassino nell'angolo più confortevole del salotto. Il secondo dalle cantine e soffitte, dove doveva dare la caccia ai roditori, al cuscino vicino al termosifone, perché si goda il giusto tepore.

Gli animali sono sempre più importanti nelle nostre vite, 3 famiglie su 10 hanno un pet e il 53% dei proprietari condivide, oltre alla casa, anche il letto con il cane o il gatto. La validità di questa scelta trova a sostegno una ricerca dell'importante clinica Mayo, che ha condotto uno studio sulla qualità del sonno in relazione alla presenza di animali: secondo uno degli autori, Loris Krahn, specialista del sonno, dormire con il proprio animale domestico può migliorare la qualità del riposo. Anche per Charles Ben, esperto di medicina del sonno presso la clinica Cliveland, «non è certo un atteggiamento da imporre ma dato il risultato di questi studi si può raccomandare».

Il 47% dei proprietari resiste: per paura di perdere autorevolezza, oppure per motivi igienici. E i veterinari, cosa ne pensano? Per saperlo abbiamo intervistato il dottor Marco Ghedina, recentemente eletto presidente dell'ordine dei veterinari di Trento. Non è rimasto sorpreso dai dati Eurispes e nemmeno scandalizzato. Oltre che una costante professionale, in quanto figlio di veterinario, la presenza di animali in casa è stata abituale fin dalla nascita.

Ma consiglia una dose di prudenza, che non significa tenere gli animali lontani dalla camera da letto, bensì osservare una buona igiene di base, perché gli animali, se non ben curati, possono essere portatori di zoonosi, oppure causare allergie. Poche le regole da osservare: meglio abituarli a dormire sul loro plaid personale, appoggiato sopra le coperte e non fra le lenzuola, dopo aver provveduto alla quotidiana toelettatura, pulendoli con le apposite salviettine, che permettono una prima veloce disinfezione, e spazzolandoli accuratamente. Una routine che secondo Ghedina non garantisce solo una buona igiene, ma rappresenta anche un abitudine di cura verso gli animali, che crea un ulteriore piacevole legame e rafforza la relazione, mentre consiglia di non lavarli troppo frequentemente, ma solo quando ve ne sia bisogno, perché se troppo frequenti i bagni possono indebolirne le difese naturali. Osservando queste facili regole, chi non vorrà rinunciare alla compagnia di Fido o Micio, potrà contare su igiene sicura e un buon sonno in ottima compagnia.

Ivana Sandri













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