Donna rapinata davanti alla chiesa 

Il 23enne moldavo arrestato dai carabinieri è stato condannato a 2 anni e 8 mesi



TRENTO. È stato condannato a 2 anni, otto mesi e dieci giorni di reclusione il macedone 23enne che il 26 gennaio aveva rapinato della borsetta una donna nel cortile che si trova all’ingresso della chiesa del Santissimo in corso Tre Novembre. I carabinieri lo avevano arrestato pochi minuti dopo la rapina grazie anche alla collaborazione di alcuni cittadini che avevano inseguito il giovane mentre davano l’allarme. Un’azione velocissima che ha permesso anche il recupero immediato della borsetta che è stata così riconsegnata alla 65enne ancora scossa per quello che le era successo.

In base alla ricostruzione che è stata fatta, la donna si trovava davanti alla chiesa quando è stata avvicinata dal giovane che prima l’ha spinta per terra e poi le ha strappato la borsetta dalla spalla. Le grida d’aiuto della 65enne hanno attirato l’attenzione di alcuni passanti che si sono prodigati per assisterla. Questo mentre un ragazzo bulgaro si metteva all’inseguimento del macedone. In mezzo c’è stato chi ha dato immediato allarme alle forze dell’ordine con la celere risposta dei carabinieri della Compagnia di Trento. I militari hanno fermato il ragazzo in via Endrici e quindi recuperato la borsetta. Per il macedone erano quindi scattate le manette con l’accusa di rapina. Il giorno successivo era stato portato davanti al giudice per la convalida e la direttissima era stata rinviata. Ora c’è stata anche questa udienza che si è conclusa con la condanna del giovane a 2 anni, otto mesi e dieci giorni di reclusione, pena sulla quale è stata applicata la diminuente di un terzo visto che si è scelto il rito abbreviato.













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