Donano le ferie al collega per assistere la moglie malata 

La storia. Ma del bel gesto del personale dell’ospedale di Feltre (150 giorni “regalati”) non ha potuto beneficare una coppia di Miola di Piné: in Veneto, infatti, le “ferie solidali” sono concesse solo per stare vicini ai figli minorenni


Giannamaria Sanna


Trento. Karen Casagranda e Lorenzo Turchet vivono a Miola di Piné, da alcuni anni e sono i protagonisti di uno splendido atto disinteressato di solidarietà da parte dei colleghi di Lorenzo. Purtroppo il loro aiuto, che doveva servire a Lorenzo nel momento del bisogno per la salute di Karen, a causa di una legge italiana troppo restrittiva, non è andato a buon fine.

Lei è una nota, sensibile e molto brava graphic designer, nata in Perù da madre cinese e padre italiano di Brusago. Quest’ultimo dopo aver vissuto in Perù fino al 1998, si trasferisce per una decina di anni in Usa nel Texas e nel 2006 sente la nostalgia dell’Italia, dove ha fatto ritorno con la famiglia. Lorenzo è di Feltre e solo dopo il matrimonio con Karen è venuto ad abitare in Trentino.

Il loro è stato un insolito incontro voluto dal destino, ma questa è un’altra storia.

Subito dopo il matrimonio, non sono passati che una decina di mesi, Karen si accorge di essere ammalata: un cancro al seno con diffuse metastasi in varie parti del corpo. Deve lasciare il posto di lavoro e cominciare a curarsi presso l’ospedale S. Chiara, mentre Lorenzo, che è un operatore sanitario presso l’ospedale di Feltre, si sposta giornalmente tra Miola e Feltre per seguire i suoi impegni di lavoro. Sono soli, perché i genitori di Karen sono deceduti poco dopo il loro rientro in Italia, ma trovano tra medici, infermieri, tecnici, Oss e volontari dell’Anvolt, amici e vicini di casa tanto calore e aiuto. Le cure che Karen deve sostenere richiedono molta assistenza, soprattutto morale, e Lorenzo comincia a chiedere ferie e permessi per assistere la giovane moglie. Tenta, anche, di fare dei concorsi per essere assunto in un ospedale provinciale, ma il suo diploma non è riconosciuto dal nostro ordinamento provinciale. In Veneto ha corso legale, in Trentino no- Il loro caso suscita molta simpatia e uno degli amici conosciuti in ospedale consiglia Lorenzo di usufruire dei permessi di legge per l’assistenza al coniuge (legge 104). Grazie a questa legge Lorenzo può stare vicino alla moglie nei momenti di maggior bisogno per quasi due anni. La terapia sperimentale che sta seguendo Karen sta dando dei risultati, ma è molto lunga e Lorenzo vede assottigliarsi la disponibilità dei permessi concessi dalla legge. E sono ancora gli amici che intervengono suggerendo di appellarsi ad una norma dell famoso Job Act che ha introdotto nel nostro ordinamento l’istituto dei riposi e delle ferie “solidali”.

La norma si ispira alla Loi 459 dell’ordinamento francese, più nota come loi Mathys, dal nome del protagonista dell’iniziativa legislativa che gravemente ammalato, non può essere assistito dal padre, perché ha ultimato permessi e ferie del periodo. Saranno i colleghi che decidono di donare le loro ferie al padre, per permettergli di assisterlo.

I colleghi dell’Ospedale di Feltre di Lorenzo, appena venuti a conoscenza di questa possibilità si attivano e gli dicono di fare richiesta all’ULSS di queste “ferie solidali”, che al resto avrebbero pensato loro. “E’ stata una dimostrazione di solidarietà incredibile, dice Lorenzo, ottanta colleghi, molti dei quali sconosciuti, mi hanno ceduto parte delle proprie ferie, regalandomi 150 giorni … Un gesto meraviglioso e commovente di cui Karen e io siamo incredibilmente grati”.

Purtroppo questo grande atto di solidarietà in Veneto può essere rivolto solo ai genitori per l’assistenza ai figli minori. “Mentre nella nostra provincia di Trento questo principio di rilevante valore solidaristico, le ferie solidali, includono anche l’assistenza a parenti e affini di primo e secondo grado, coniugi o persone che vivono in unione civile. Gli enti locali o le singole aziende hanno la possibilità di estendere questo diritto per venire incontro a chi si trova in difficoltà. La norma stabilisce che rispettando i limiti stabiliti dal D.Lgs. n. 66/2003 i lavoratori possono cedere a titolo gratuito riposi e ferie maturate ad altri lavoratori dipendenti”.

E sono proprio i protagonisti di questa vicenda Lorenzo e Karen, che desiderano, ringraziando a questo punto gli ex-colleghi per la loro generosità (per poter continuare ad assistere la moglie si è dovuto licenziare), portare a conoscenza dei trentini questa norma che potrebbe aiutarli a superare i momenti difficili della loro vita.

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