Dolomiti Energia, scontro sulle nomine

Oggi l’assemblea: conferme per Oss e Merler. Ma il Comune di Rovereto dice no: un errore a 10 giorni dal voto


di Chiara Bert


TRENTO. Si annuncia oggi un’assemblea infuocata dei soci di Dolomiti Energia, chiamati a nominare i nuovi amministratori di una delle più grandi multiutility italiane. Sicuramente la società più importante del Trentino con 119 milioni di euro di utile. Ma su queste nomine - che vedono la conferma del presidente uscente Rudi Oss e dell’amministratore delegato Marco Merler - si è consumato uno scontro sotterraneo tra i soci pubblici, Provincia e Comuni di Trento e Rovereto, che oggi si paleserà con una comunicazione d contrarietà in assemblea del sindaco di Rovereto Andrea Miorandi.

Il sindaco di Trento Alessandro Andreatta ammette che «un dissidio con Rovereto c’è stato ma è stato superato e domani (oggi per chi legge) le nomine saranno varate». Nomine che arrivano a meno di due settimane dal voto per i Comuni, il 10 maggio, e fuori da un percorso di trasparenza. Il motivo è che, rispetto al passato (le ultime nomine risalgono a tre anni fa) sono saltati i «patti parasociali» per cui erano i soci pubblici ad indicare i loro rappresentanti (2 la Provincia, 2 rispettivamente i Comuni di Trento e Rovereto). Questa volta le nomine sono formalmente di competenza del cda di FinDe, la controllante di Dolomiti Energia: dunque la lista dei nomi approda oggi direttamente in assemblea, senza alcun passaggio istituzionale.

Il meccanismo non è piaciuto per niente al Comune di Rovereto, che ha giudicato poco trasparente e tanto più politicamente inopportuno procedere a nomine così strategiche a ridosso delle elezioni che dovranno decidere le nuove amministrazioni dei due Comuni soci. Il sindaco Miorandi ha dunque chiesto che si rinviasse a dopo le elezioni. La Provincia e il Comune di Trento hanno risposto di no, decisi ad andare avanti. E a nulla sembra essere servito il pressing del Pd sul governatore Ugo Rossi perché aspettasse.

Del resto De non è una società controllata dalla Provincia e dunque le nomine degli amministratori non passano per la commissione provinciale.

Avanti dunque. Ma Rovereto ribolle. Ad alimentare la tensione nella città della Quercia ci sono anche alcuni nomi. Come quello di Agostino Peroni, presidente di FinDe (la controllante) e soprattutto candidato sindaco del centrosinistra a Brentonico, posizione giudicata quantomeno inopportuna, a maggior ragione se tra 10 giorni fosse eletto sindaco. Oltre a Rudi Oss, la Provincia ha poi indicato Arianna Comencini, consigliera comunale Pd a Rovereto (considerata una fedelissima di Olivi), altra condizione considerata a rischio incompatibilità. Il Comune di Trento conferma Marco Merler (oltre a Leo Nicolussi Paolaz), l’ad a cui tutti riconoscono capacità e competenze e che - fa notare malignamente qualcuno - doveva essere blindato prima delle elezioni per evitare sorprese.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano