Dolomiti, 60 km all’ora sui passi

Sì del consiglio alla mozione presentata da Detomas. L’assessore Gilmozzi: «Può essere un buon inizio»



TRENTO. Limite dei 60 chilometri orari sui passi dolomitici trentini. Con 29 voti a favore (e due soli astenuti, i consiglieri della Lega), ieri il consiglio provinciale ha approvato la mozione del consigliere della Ual Giuseppe Detomas, che impegna la giunta a ridurre, per motivi di sicurezza e ambientali, il limite di velocità nei tratti dei passi di competenza della Provincia, ma anche ad individuare strategie efficaci di controllo per il rispetto del codice della strada anche da parte dei motociclisti, e a coordinarsi con la Provincia di Bolzano e la Regione Veneto per concertare e condividere le ipotesi di riorganizzazione e limitazione del traffico sui passi dolomitici anche in rapporto alla realizzazione di manifestazioni sportive.

L’assessore all’ambiene Mauro Gilmozzi, preannunciando il voto favorevole della giunta, ha osservato che il problema non riguarda solo i passi dolomitici ma l’intera viabilità del Trentino, perché si corre un po’ in tutte le valli dove occorrerebbe invece più prudenza. Ha ricordato le campagne provinciali di sensibilizzazione cartellonistiche e le cartine turistiche realizzate per promuovere la prudenza, che hanno prodotto un forte calo di incidenti. Il problema però sta anche nel rumore delle moto che spesso disturba chi vuole godersi le bellezze naturali del nostro territorio. D’altra parte Gilmozzi ha segnalato che i motociclisti sono una componente importante del turismo. Per l’assessore fissare il limite dei 60 km all’ora «può essere un buon inizio». «Occorre però anche educazione e investimenti anche culturali forti».

Contraria la Lega. «Per due motociclisti scorretti non si possono penalizzare tutti gli altri», l’obiezione di Claudio Civettini. «Vi sono aree molto curate e tutelate, altre no. Basta vedere come sfrecciano le moto in val di Gresta, o cosa diventa la strada per il Baldo il sabato e la domenica. Non si tratta di fissare limiti di velocità, ma di un minimo di educazione civica». Per Manuela Bottamedi (M5S) la mozione «va nella direzione di un turismo sostenibile. Noi spingeremo per qualcosa ancora più coraggioso», ricordando un progetto Ue per limitare il traffico sui passi dolomitici. Per il capogruppo Pd Alessio Manica servono nuove modalità di accesso e «il Trentino potrebbe sperimentare forme diverse di mobilità sostenibile per offrire un prodotto turistico che ci distingua in mercato competitivo di scala mondiale». Marino Simoni (Pt) ha evidenziato che nel Primiero non accetterebbero la chiusura di Passo Rolle:«Non siamo in grado di far rispettare i limiti di velocità già introdotti».













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