Demolizione Italcementi: «Allarme polveri sulla città»

Una nube bianca che ha attirato l’attenzione e la curiosità di molti passanti si è alzata ieri pomeriggio dal cantiere dell’Italcementi di Piedicastello. E la Lega va all'attacco



TRENTO. Una nube bianca che ha attirato l’attenzione e la curiosità di molti passanti si è alzata ieri pomeriggio dal cantiere dell’Italcementi di Piedicastello, dove stanno andando avanti i lavori di demolizione della struttura. Puntuale è arrivata nel pomeriggio di ieri una nota della Lega Nord che - partendo dalle precedenti polemiche sollevate da alcuni residenti sulle polveri alzate dalla demolizione - è tornata sull’argomento per denunciare i presunti rischi legati alla diffusione nell’aria di materiale di scarto.

«Oggi pomeriggio, (ieri, ndr) per il cambiamento della direzione del vento - scrivono i consiglieri Vittorio Bridi e Gianni Festini Brosa - le polveri del cantiere si sono disperse in ogni direzione nei quartieri confinanti, da Cristo Re al centro storico, che sono stati avvolti da una nuvola di polvere irritante per occhi e gola. L’orario pomeridiano poi è garanzia di massimo rischio per la moltitudine di persone che circola nel centro di Trento, avvolti delle polveri e costretti a respirarle. Agli assessori competenti - continuano i due consiglieri - chiediamo se conoscono quali sono i danni alla gola e le eventuali malattie che deriverebbero dalla respirazione di queste polveri. E soprattutto quanto tempo ancora ci vorrà perché le squadre al lavoro completino il lavoro di demolizione. Dato che erano stati stabiliti tempi e modi certi per l’operazione ed abbiamo in questi giorni segnali di cedimento della reale efficacia del metodo, quali garanzie abbiamo allora del rispetto delle norme di sicurezza e del calendario dei lavori? Quale reale tutela viene data alla salute dei cittadini? E di chi è la responsabilità di ciò?».













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