Il candidato di Onda Civica si presenta 

Degasperi: «Eccoci, coraggiosi e coerenti»

Trento. «La nostra è una scelta coraggiosa». Esordisce così Filippo Degasperi annunciando la sua candidatura a sindaco di Trento per Onda Civica, la realtà creata dai delusi del M5s. D’altra parte...



Trento. «La nostra è una scelta coraggiosa». Esordisce così Filippo Degasperi annunciando la sua candidatura a sindaco di Trento per Onda Civica, la realtà creata dai delusi del M5s. D’altra parte questa volta correranno senza il paracadute di un brand riconosciuto come quello del Movimento (seppure in crisi) e in un clima di forte polarizzazione, che concentrerà l’attenzione sulla sfida tra Ianeselli e Baracetti. Una scelta - ha poi aggiunto Degasperi - «che parte da lontano, dalla nostra autonomia di pensiero, che ci è costata l’emarginazione».

Presenti, con il consigliere provinciale, i consiglieri comunali Marco Santini e Paolo Negroni. Assente, invece, Andrea Maschio. «Per impegni di lavoro», è stato subito spiegato dai presenti per spegnere sul nascere dietrologie riguardo ad un possibile “mal di pancia” di Maschio, inizialmente indicato come candidato sindaco: «È stato lui stesso a rinunciare - hanno spiegato - per motivi di lavoro (Maschio è ingegnere libero professionista ndr): non potrebbe dedicarsi anima e corpo alla campagna elettorale». Onda Civica si dice pronta a scendere in campo anche in altre città e si dichiara aperta a chi viene da altre esperienze. A Trento Dario Maestranzi è il primo “sospettato”: «Nessun contatto, ma sua competenza la conosciamo», dicono.

Per la presentazione è stato scelto, non a caso, il bistrot Trento Alta di Sardagna, località simbolo - secondo Degasperi - dei malanni dell’attuale amministrazione: «Il Comune deve tornare a rivendicare la propria autonomia e non farsi bypassare nelle scelte dalla Provincia come accaduto per la discarica di Sardagna - ha detto -è un Comune senza autorevolezza, che ha perso la sua anima, piegato nella gestione dell’ordinaria amministrazione». Per Degasperi serve un’attenzione diversa per le imprese, trattate come «sudditi», e per i sobborghi, cuori pulsanti della città: «Ma anche qui è stato fatto di tutto per sfilacciare il tessuto sociale». La sicurezza, che sarà tema cruciale della campagna elettorale, «non è questione di esercito, ma di tecnologie: il Comune deve investire di più ad esempio nelle telecamere ad alta risoluzione, sfruttando la sua partecipazione in Trentino Digitale». C’è poi il fronte degli immobili pubblici dismessi: «Come l’ex Hotel Panorama o l’ex Centro di salute mentale. È vero che tanti immobili sono della Provincia - ha detto Degasperi - ma il Comune deve chiedere con forza un intervento». Sull’ambiente serve una svolta su pesticidi e coltivazioni biologiche («siamo ultimi in Italia»), mentre sulla viabilità Degasperi ritiene indispensabile creare alternative vere ai mezzi privati, «e con il tunnel di base all’orizzonte è impensabile avere le rotaie in centro».

Sul suo ruolo di capogruppo del M5s in consiglio provinciale, Degasperi ritiene che si tratti solo di una «questione formale». Ma di fronte ad un’espulsione dal Movimento che farebbe? «Se dovesse accadere - chiarisce - faremo le valutazioni del caso». La sfida elettorale rischia di essere polarizzata, ma Degasperi la vede così: «Il futuro rischia di rispecchiare il passato e chi si è presentato come il nuovo in Provincia, merita una riflessione. Noi l’alternativa». G.F.P.













Scuola & Ricerca

In primo piano