Daniele, il dolore corre sul web

Su Facebook tanti ricordi. Gardolo attonita per la morte del giovane motociclista



TRENTO. Un fiume di lacrime. Come accade sempre più spesso, il dolore per la scomparsa di Daniele Pedrotti, morto sabato in sella alla sua Kawasaki Ninja sulla statale Gardesana, corre su Facebook. Gli amici del ragazzo hanno preso d'assalto la pagina di Daniele per l'ultimo saluto. Sono in tanti, in tantissimi. Amici di Canova, del circuito di kart del nordest. Tutti a ricordare il suo sorriso. Intanto papà Gino e mamma Graziella sono stati raggiunti nella casa di via Avisio da parenti e amici. Uno degli ultimi post di Daniele mostra la sua Kawasaki. Il ragazzo non vedeva l'ora di salire in sella alla moto e di fare una bella gita. Una gita che si è trasformata in tragedia. Poi ci sono molte foto messe da amici della sua ultima gara in kart a Lignano. Si vede Daniele al volante del suo kart che affronta una curva. Da lì in poi, c'è solo dolore. Tanto dolore e tanta incredulità. Il primo a lasciare il suo messaggio è Matteo Dalsass, che partecipava a quella maledetta gita: «Non doveva succedere. Assieme a me, oltretutto. Ho in testa gli ultimi minuti. Ti voglio bene. Quando mi hai guardato negli occhi per l'ultima volta e io ero lì spero che la paura e il dolore non abbiano preso il sopravvento. Addio grandissimo». Ivan Buonanno ricorda gli ultimi minuti di vita di Daniele: «Vedendoti prima su quel lettino mi è passato in mente tutto il tempo passato insieme. Quella volta in città che mi hai tirato fuori dai casini. Potrei stare fino a domani a elencare tutto quanto. Grazie di tutto. Ti voglio bene». L'incredulità è presente in quasi tutti i messaggi lasciati dagli amici. Sono molti a ricordare la sua gioia di vivere, la sua abilità nella guida del kart. Alex Fontana è chiaro: «Ciao campione, non ti dimenticherò mai». Altri ricordano la simpatia di Daniele. Davide Caset, ad esempio, spiega: «Ti ricorderemo sempre con il sorriso solare che avevi sempre addosso. Resterai sempre uno di noi». Manuela Sordo è disperata: «L'unica volta che avevo trovato una persona stupenda me la portano via». In molti, come ormai accade spesso, mettono sulla bacheca foto con Daniele. Immagini di momenti felici passati insieme. Altri, come Francesca Defe ricordano che Daniele non era per niente uno spericolato. Il dolore è come un fiume in piena. Ora dopo ora riempie le pagine di Facebook. I messaggi sono sempre più tristi. Intanto la famiglia di Daniele ha ricevuto la visita di parenti e amici. La casa di via Avisio, a Canova, proprio laterale a via Brennero, è stata meta di un mesto pellegrinaggio. Anche il parroco di Canova ha fatto visita alla famiglia nel pomeriggio. Papà Gino e mamma Graziella erano distrutti dal dolore. Il padre, meccanico in Provincia, ha ricordato come dividesse con Daniele tutti i week end. Era il suo meccanico e lo accompagnava in giro per tutto il nordest per le gare. Papà Gino era orgoglioso di quel suo ragazzo con tanta voglia di gareggiare. Però spiega anche di aver insistito sempre sulla sicurezza. Mamma Graziella, invece, ha sfogato il suo dolore con le lacrime. Ancora ieri non era arrivato il nulla osta dalla magistratura, quindi oggi si saprà quando ci saranno i funerali che saranno celebrati al cimitero di Trento.

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