Da Trento a Vason: 15 minuti di funivia

Bondone, consegnato il masterplan: avvicinare città e montagna per il rilancio


Chiara Bert


TRENTO. In meno di un quarto d'ora, risalendo in verticale la montagna, dall'ex Sit a Vason. Per godersi un paio d'ore di passeggiata alle Viote. Oppure, al contrario, una serata in città per il turista dopo una giornata passata sulle piste. Quello che fino a qualche tempo fa era il sogno nel cassetto, oggi per il Bondone è la chiave di volta del rilancio: la funivia. O meglio: la grande funivia, per distinguerla da quella che già oggi c'è, seppure vecchiotta, che arriva fino a Sardagna. Trentino Sviluppo ha consegnato alla Provincia il masterplan che indica le prospettive per lo sviluppo della montagna cittadina, ancora in sofferenza nonostante la forte iniezione di investimenti pubblici (quasi 15 milioni di euro) e contributi elargiti attraverso il patto territoriale.

Una strategia a 360º, dalla mobilità agli impianti di risalita, che poggia su un cardine: la funivia che collegherà Trento a Vaneze e Vason. «Sarà un impianto di trasporto pubblico - chiarisce l'assessore provinciale ai trasporti Alberto Pacher - con l'obiettivo di destagionalizzare il Bondone, la finalità dello sci è secondaria. Unirà la città alla montagna e potrà essere usato durante tutto l'anno, anche solo per salire di pomeriggio a fare una passeggiata». Ma è evidente che una funivia che in pochi minuti potrà portare gli sciatori da Vaneze a Vason funzionerà anche, a tutti gli effetti, come moderno impianto di risalita.

Un doppio binario: da un lato permetterà ai turisti che sceglieranno gli alberghi del Bondone di scendere in città senz'auto per fare shopping, per visitare una mostra o per cenare in centro storico; dall'altra farà scoprire la montagna ai turisti «culturali» che decidono di soggiornare in città, che in 12-13 minuti dall'ex cava Italcementi (dov'è prevista una stazione della funivia in corrispondenza con un maxi-parcheggio dove gli sciatori potranno lasciare l'auto quando Vaneze sarà già piena) raggiungeranno Vason. «Una delle fragilità del Bondone oggi è la mancanza di un effetto-paese - spiega Pacher - in questo modo il problema sarebbe superato perché la montagna avrebbe l'effetto-città».

Da Vason - anche di questo si parla nel masterplan - si tratterà poi di creare un collegamento veloce con la piana delle Viote, che altrimenti rimarrebbe tagliata fuori, magari con un sistema di pedonalità assistita. I tempi? Due anni, dicono i tecnici. Comunque tempi non lunghi, spiegano i politici. Una volta decisi, questi impianti si realizzano rapidamente. Dopo Pasqua è già in calendario un incontro tra la Provincia e il Comune di Trento, dal quale potrebbe uscire il via libera alla grande funivia del Bondone.













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