Da Resia al mare: impresa del Levico Running Team

Levico terme. Cosa stessero pensando mentre correvano lungo l’asta dell’Adige, quel sabato pomeriggio sotto un diluvio incessante e un vento sferzante, non è dato a sapere. Anche fosse, probabilmente...


Gianluca Filippi


Levico terme. Cosa stessero pensando mentre correvano lungo l’asta dell’Adige, quel sabato pomeriggio sotto un diluvio incessante e un vento sferzante, non è dato a sapere. Anche fosse, probabilmente sarebbe censurabile. Ma gli eroi – sportivamente parlando – del Levico Running Team hanno superato anche quel complicato momento durante la prima edizione della “Resia Rosolina Relay”, la corsa podistica a staffetta che un paio di settimane fa ha seguito l’intero percorso dell’Adige dalla sua fonte al lago di Resia, fino alla foce a Rosolina Mare sull’Adriatico.

La bellezza di 420 chilometri, distribuiti in tappe di 10-12 chilometri con protagonisti 29 squadre di 10 atleti ciascuna.

Tra queste, anche quei “pazzerelli” levicensi capitanati da Lorenzo Zanei, che il venerdì sera sono partiti da Curon Venosta e la domenica mattina hanno fatto capolino sulla spiaggia adriatica, dopo 37 ore, 11 minuti e 14 secondi e l’undicesimo posto assoluto.

«Siamo arrivati al lago di Resia praticamente col sereno», racconta Zanei specialista dell’ultra trail. «La partenza quindi è stata asciutta, ma il meteo è cambiato da Merano e la pioggia non ci ha abbandonati fino ad Avio per tutta la giornata di sabato. Poi il meteo si è stabilizzato e siamo arrivati al mare addirittura con il sole», racconta ancora Zanei.

I dieci del Levico Running Team non hanno mollato un secondo.

Organizzati in due equipaggi, per gestire al meglio i cambi (ben 39, presidiati e distribuiti sul percorso), hanno superato le insidie del meteo, della notte e della fatica, centrando l’ambito obiettivo. Oltre a Lorenzo Zanei (il “Forrest Gump” di Levico, come è stato battezzato su Facebook), la squadra era composta dal sindaco di Levico Gianni Beretta («il tricolore non pesa»), Stefano Quiri («Le discese sono il suo pane quotidiano»), Manuel Galler («un uomo, un’assicurazione»), Tommaso Caumo («il bello e tenebroso»), Nicola Libardoni («il cavallo di razza»), Marco Bonato («dove c’è Bonato, c’è festa»), Cinzia Zanei (la quota rosa), Fabrizio Zortea («over the top»), Francesco Andreatta (»quando il gioco si fa duro, arriva il ghigno»).

Una grande soddisfazione al termine di un’esperienza faticosa ma suggestiva. «Nulla è impossibile, basta crederci». E già si pensa alla prossima edizione.

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