il dolore

Cuoco, animatore e allenatore di bimbi: un ragazzo di cuore

David era una persona di grande sensibilità e fede che amava la solidarietà e l’aiuto dei più deboli


di Marika Caumo


TELVE. È difficile scrivere di David, è difficile trovare le parole. Perché ce ne sono tante, perché non sai da dove cominciare. Perché David era l'Us Telve, era il Passo Manghen, era il cuoco, l'amico, l'animatore, l'allenatore, il riferimento per i piccoli calciatori. Un viaggiatore con l'animo sensibile che si impegnava per aiutare i bambini meno fortunati. Perchè David tra pochi giorni avrebbe conosciuto in prima persona la gioia di diventare papà. E non è retorica dire che David era conosciuto da tutti in Valsugana, che era un bravo ragazzo, di quelli che si danno da fare. Nella vita, nel lavoro, nel volontariato.

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Una famiglia conosciuta la sua. Micheletti a Telve significa Passo Manghen e pallone. Con la sua famiglia- mamma Maria Elisabetta Franzelin, papà Luigino ed i fratelli Christian e Manuel- era proprietario del rifugio Passo Manghen, sull'omonimo valico, nel cuore del Lagorai. Una struttura conosciutissima, meta di ristoro per tanti escursionisti, bikers e motociclisti che soprattutto d'estate percorrono la strada del Manghen, salendo da Telve e dalla val Calamento o da Castello-Molina di Fiemme (sul cui comune catastale si trova il rifugio). David era il cuoco del rifugio, era lui il re della cucina che deliziava gli affamati avventori con canederli, gulasch, polenta ed altri succulenti piatti. Nei mesi invernali, quando il rifugio rimane chiuso, lavorava invece come carpentiere.

La sua più grande passione però era il calcio, non solo giocato. Passione che condivideva con i fratelli ed i cugini Micheletti. Dopo una carriera da attaccante nelle fila dell'Us Telve, Valsugana ed Ortigara, aveva appeso gli scarpini al chiodo per fare ciò che da sempre lo appassionava, ovvero insegnare ai bambini. Allenatore ma soprattutto responsabile del vivaio giovanile dell'Us Telve. Ed anche vicepresidente della società gialloverde, al fianco di Gianpiero Pevarello. Non solo, era lui che gestiva il sito del sodalizio e il profilo facebook, lui che confezionava gli articoli da mettere sui notiziari comunali. Una passione, quella per la scrittura, special modo la cronaca sportiva, su cui ci eravamo più volte confrontati.

E poi c'era la solidarietà, quella che condivideva con la sua Lorena Martinello, anche lei di Telve, anche lei inserita nel tessuto sociale del paese, con lui animatrice nei campeggi dell'oratorio e volontaria del gruppo RagGio. Si erano sposati nel 2011. Un matrimonio che a Telve ancora si ricorda: non avevano voluto tanti fronzoli, nessuno spreco. Una festa sobria, realizzata nella polifunzionale, con l'aiuto di famiglia ed amici che si erano improvvisati cuochi, camerieri, fotografi, animatori. Profondamente fedeli, i loro risparmi hanno voluto impegnarli nel viaggio di nozze, in Sud America (servizio nella pagina a fianco).

Ora David non c'è più, uno sfortunato e crudele destino l'ha tolto a Lorena ed alla piccola che porta in grembo e che nascerà tra pochi giorni. Già, destino beffardo. Tocca a Telve stare vicino a questa famiglia, portare consolazione.













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