Cristo Re, domani al via il progetto ascolto 

“In Con-tra”, gli operatori Appm, coop Arianna e Copat nella piazza della chiesa incontrano la popolazione per conoscere proposte per il rione che vorrebbero


di Daniele Peretti


TRENTO. “ In Con-Tra” sarà domani dalle 17 alle 20 l’occasione per la comunità di Cristo Re di farsi conoscere dagli operatori dell’Appm (Associazione provinciale per i minori), della Cooperativa Arianna e di Copat che stanno svolgendo su incarico dell’Ufficio Attività Giovanili del Comune, un’indagine sul quartiere.

L’equipe è stata creata per riattivare alcune peculiarità che il rione può avere, ma che non sono utilizzate come dovrebbero essere, si tratta di un progetto rivolto ai giovani dagli 11 ai 21 anni che, come ci spiega Stefano è alla sua seconda tappa: «La prima è stata il 27 aprile in Piazza General Cantore con dei laboratori rivolti ai più piccoli; in questa occasione nel piazzale della chiesa, invece organizziamo dei tornei di ping pong, calcio balilla e street ball aperti a tutte le fasce d’età che avranno come premio finale una vaschetta di gelato offerta dalla Circoscrizione alla fine “anguriata” per tutti i presenti».

«“Suggestione Urbana” - aggiunge - sarà una delle iniziative di contorno, ma non per questo meno importante con la quale si chiederà alla gente cosa piace, cosa non piace e cosa vorrebbe che ci fosse a Cristo Re».

In autunno presenterete la sintesi del progetto? « Lo chiameremo “Rigenerazione” - risponde - e sarà una corposa mappatura del quartiere fatta di interviste ai suoi personaggi più caratteristici alcuni dei quali sconosciuti. Ci saranno indicazioni anche sui luoghi di ritrovo e di quelli sicuri, di quelli indicati come ritrovo dai giovani che sono i protagonisti del progetto e quali si sentono sicuri di frequentare. Una parte è invece dedicata a quello che servirebbe per completare la vivibilità di un rione che sembra piacere molto di più agli anziani piuttosto che alle nuove generazioni».

Un’iniziativa che diventa importante anche nell’ottica del futuro recupero dello stabile delle scuole Bellesini che si renderà libero entro la fine dell’estate. Uno degli scopi è anche quello di iniziare un’opera di educazione allargata anche alle famiglie. Alessandro Dellai spiega: «Parliamo di sviluppo di comunità che potremo iniziare dopo aver sondato la realtà del quartiere che è stato fatto parlare, diventando una parte attiva con delle indicazioni che per noi sono fondamentali. Coi laboratori abbiamo incontrato i più piccoli, domani faremo altrettanto con età diverse, ma l’idea è sempre quella di intercettare i bisogni della gente attraverso lo svago ed il divertimento».

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