Coppia scomparsa a Fiavè, indagini sui conti bancari

Ascoltato il mediatore immobiliare che doveva accompagnare Carla Franceschi e Renato Bono in Africa. I due non avevano comprato il biglietto aereo



TRENTO. Dovevano andare in Kenya, ma non avevano comprato il biglietto. Questa è una delle tante stranezze che sono emerse dall’interrogatorio dell’uomo che doveva accompagnare nel viaggio in Africa Carla Franceschi e Renato Bono, i due fidanzati che sono scomparsi da Favrio di Fiavè nella notte tra lunedì e martedì. L’uomo è stato sentito dai carabinieri l’altro pomeriggio insieme a Christel, la figlia della donna. L’uomo non è un amico di famiglia, ma un mediatore immobiliare che doveva accompagnare la coppia e una terza persona, una donna che si chiama Orietta, ma che ancora non è stata individuata, per concludere un affare in Kenya. Secondo quanto spiegato dal mediatore, la coppia trentina era interessata all’acquisto di un resort in Kenya. Un affare ai quali erano interessati fin da un precedente viaggio nel paese africano, qualche mese fa. I due erano interessati all’affare e hanno detto al mediatore che c’era anche una loro conoscente, appunto Orietta, interessata. I quattro dovevano incontrarsi martedì pomeriggio a Roma per prendere il volo intercontinentale per Nairobi.

E qui c’è stata la prima stranezza. Infatti il mediatore, secondo quanto ha raccontato agli inquirenti, aveva solo prenotato i biglietti. Non li aveva acquistati. La coppia non li aveva pagati, quindi avrebbe programmato il viaggio senza avere a disposizione il biglietto aereo. Sembra strano, soprattutto per un viaggio intercontinentale. Un particolare questo che fa pensare a un allontanamento volontario, anche se la figlia di Carla Franceschi, Christel non ci crede: «Escludo che mia madre se ne sia andata senza dirmi niente. Così come Renato. Non penso che se ne sia andato volontariamente senza dire niente ai suoi genitori che sono anziani. Adesso siamo tutti molto preoccupati e angosciati per quello che potrebbe essere accaduto».

Altra stranezza è data dal fatto che anche la misteriosa quarta persona che doveva partecipare al viaggio non si è presentata all’appuntamento a Roma. Questo ha fatto sorgere il dubbio anche sulla stessa reale esistenza di questa persona. Il mediatore ha detto che a Roma ha acquistato il biglietto aereo per sé e di essere salito a bordo. Una volta a bordo, però, si è guardato intorno. Ha visto che la coppia di trentini non arrivava e, quindi, è sceso dall’aereo. Adesso i carabinieri e il pm Maria Colpani, che ha aperto un’inchiesta per sequestro di persona, stanno verificando il racconto. In corso anche accertamenti bancari per verificare se ci sono stati movimenti di denaro che possano in qualche misura dare una spiegazione a quanto accaduto. In particolare si vuol verificare se la coppia avesse problemi economici o se ci siano stati movimenti recenti di qualsiasi tipo. Non è esclusa, comunque, l’ipotesi dell’incidente stradale. Per questo continuano le ricerche in zona.

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