Contributi casa, la «grana» alla Finanza

Giudicarie, la decisione della Comunità di controllare le certificazioni Icef dopo i nomi «eccellenti» finiti in graduatoria


di Ettore Zini


GIUDICARIE. Lo aveva annunciato la presidente Ballardini nell’ultima assemblea. Un annuncio, puntualmente ratificato da una delibera di Giunta. La notizia è di quelle esplosive. Che sottolinea l’attenzione dell’esecutivo della Comunità delle Giudicarie al problema contributi casa. Argomento che ha suscitato molte polemice, soprattutto in virtù dei nomi eccellenti comparsi nelle graduatorie degli aventi diritto. «Richiamato quanto disposto dall’articolo 2 della Lp n. 9 del 15 maggio 2013 sulle misure per l’incentivazione dell’acquisto e della costruzione della prima casa di abitazione la giunta decide di approvare, ad unanimità di voti palesi, un atto di indirizzo a favore del Servizio Tecnico, affinchè siano controllate tutte le domande già ammesse ad istruttoria e che verranno successivamente ammesse a godere del finanziamento».

La notizia sta in quel "tutte”. Tutte le domande, ammesse a contributo, saranno quindi soggette a controllo da parte dell’Ufficio Tecnico. E, non avendo l’Ufficio dell’edilizia abitativa di Tione gli strumenti adatti a verificare l’effettiva veridicità delle dichiarazioni Icef, requisito indispensabile per accedere alle graduatorie, tutti i nomi delle persone in graduatoria saranno soggetti a controlli approfonditi da parte della Guardia di Finanza, a cui l’ufficio trasmetterà i nominativi. La Comunità di Valle di Tione ha quindi deciso di derogare all’articolo 11 della legge in oggetto che, a titolo cautelativo, dispone un controllo a campione del 10% delle domande. E stabilisce che, ogni singola pratica sia passata al setaccio, da chi ha gli strumenti per attuare tali controlli. In questo caso la locale stazione delle Fiamme gialle. Che avrà il compito di verificare se le dichiarazioni, basate soprattutto sull’autocertificazione degli interessati, corrisponda al vero. Soprattutto, alle voci: reddito, detrazioni e patrimonio. Esponendo gli interessati, qualora avessero dichiarato il falso, non solo a possibili sanzioni, ma a procedimenti di carattere penale. Com’è noto, finora l’Icef - Indicatore della condizione economica familiare - è basato in Italia sulle autodichiarazioni che ogni persona fa autonomamente e a proprio rischio, permettendo però che possibili “furbetti”, possano presentare anche dei dati fasulli. E visto le critiche e perplessità per i criteri elastici adottati dalla Giunta Provinciale, l’esecutivo tionese dispone che si utilizzare tutti gli strumenti idonei a limitare i danni, da possibili errori di valutazione. Il provvedimento è datato 2 dicembre. Lo stesso giorno in cui il governo Letta - a seguito dello scandalo dell’Università di Roma, con finti poveri entrati in graduatoria contributi per fasulle dichiarazioni Isef – ha cambiato i parametri dell’indicatore Icef, ora Isee, e dato più peso a casa e patrimonio. Ecco dunque che, a tentare di placare l’indignazione di molti esclusi dalla graduatorie per le agevolazioni sulla casa, arriva la delibera della Comunità di Valle. I controlli ai beneficiati dovranno interessare non solo un campione minimo. Ma, tutti coloro che sono entrati in graduatoria. In Giudicarie l’assegnazione definitiva di quei 3.714.000 euro, ai 37 fortunati, su 213, non è stata ancora definita al millesimo.













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