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Coniglio in palio: blitz degli animalisti

Blitz alla sagra di San Giovanni per fermare il gioco: «È contro la legge». Gli organizzatori: «È la nostra festa, un po’ di buon senso». E volano spinte



SAONE. Alla festa del paese c’erano cinque conigli in palio, da assegnare con il classico gioco delle casette di mattoni (una tradizione comune a molti paesi di montagna) ma ieri pomeriggio solo uno dei conigli ha trovato un nuovo padrone, gli altri sono tornati all’allevamento dopo un blitz degli animalisti che - bloccati sabato pomeriggio quando volevano protestare a favore dell’orsa Daniza - ieri hanno deciso di intervenire a tutela dei conigli.

Scontata la rabbia (e la delusione) degli organizzatori della sagra di San Giovanni: «Questa è la festa della nostra frazione, da anni la organizziamo in questo modo. Oggi è mancato un po' di buonsenso da parte di un gruppo di persone che non fanno parte della nostra comunità» hanno spiegato Manuel Leonardi (dell’organizzazione) e Simone Marchiori (responsabile giovanile della Comunità di valle). Dall’altra parte Carlo Miorelli, salito nelle Giudicarie assieme ad altri animalisti, una quindicina di persone, determinato a far rispettare la legge: «Questo gioco è illegale, la Provincia nel 2012 ha vietato la messa in palio di animali alle sagre dei paesi. Un divieto sacrosanto a tutela di queste povere bestie».

Gli animalisti si erano incuriositi il giorno precedente quando hanno visto “il gioco del coniglio” annunciato sui manifesti della sagra patronale. Sono tornati quindi in valle ieri pomeriggio, quando un coniglio ormai era stato vinto, ma sono riusciti comunque a fermare il gioco tra la delusione e le proteste dei presenti. Non si è trattato certo di un confronto tranquillo: parole, toni molto accesi, spinte. Sono arrivati pure i vigili urbani (chiamati dagli animalisti) e infine i carabinieri.

Gli animalisti volevano anche impedire che i conigli lasciassero la festa per consentire alle forze dell’ordine di verbalizzare la presenza degli animali, ma alla fine l’Arma ha ordinato loro di farsi da parte.

In realtà già al mattino il Comitato organizzatore era stato avvertito dalla consigliera comunale di minoranza Maria Emanuela Giacomuzzi che aveva chiesto di annullare il gioco, ma nel rispetto della tradizione (questa iniziativa si ripete ormai da anni) gli organizzatori avevano deciso di proseguire come da programma. Poi l’arrivo degli animalisti: «E’ stata una provocazione, gente da fuori che ha rovinato la festa della nostra comunità».

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