ISTRUZIONE

Concorso scuola: ecco il bando. Ma i sindacati: «Previsti pochi posti» 

La procedura aperta a tutti i laureati con i crediti mette a disposizione 185 cattedre. A breve sarà indetta un’altra procedura con gli stessi numeri riservata ai precari con più di 3 anni di insegnamento alle spalle



TRENTO. È stato pubblicato il bando per il concorso ordinario per i docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado. Confermati i 185 posti da coprire nelle varie classi di concorso. Altri 185 posti saranno messi assegnati con il concorso straordinario riservato ai docenti precari con almeno 3 anni di insegnamento alle spalle che deve ancora essere bandito.

In tutto, quindi, i posti da assegnare saranno 370 per le medie e le superiori. Per le medie il concorso ordinario, al quale possono accedere tutti i laureati con titoli abilitanti all’insegnamento e i 24 Cfu, i posti previsti sono 55, mentre gli altri 130 sono per le superiori. In alcune classi di concorso, come quella di italiano, storia e geografia alle scuole medie ci sono solo 3 posti. Per matematica e scienza, invece, i posti sono 18 e 25 per il sostegno. Per la matematica alle superiori c’è solo un posto e 6 per matematica e fisica. Secondo i sindacati si tratta di numeri troppo stretti.

Pietro Difiore della Uil Scuola spiega: «Ogni anno a settembre vengono stipulati più di mille contratti per docenti precari. Rispondere a questa esigenza con due concorsi che prevedono appena 370 posti fissi vuol dire riconoscere che ci deve essere un precariato strutturale. Lo fanno per risparmiare qualche soldo, ma in questo modo non investono su una scuola della ripartenza».

Anche Cinzia Mazzacca della Cgil scuola spiega che i numeri sono insufficienti rispetto alle esigenze: «I posti messi a concorso sono pochi rispetto a quello che servirebbe. Si pensi poi che la graduatoria sarà valida per tre anni, quindi si corre il rischio che non bastino per coprire i pensionamenti e i trasferimenti in questi anni». C’è anche un meccanismo previsto dal bando che rischia di tenere bassi i numeri. Infatti la Provincia può prevedere prove preselettive per le classi di concorso con più richieste. In questo caso, al concorso viene ammesso al concorso un numero pari al triplo dei posti. Ad esempio, per l’italiano alle medie le prove potrebbero essere sostenute da 9 persone. E, in questo caso, le graduatorie sarebbero davvero strette.

L’assessore all’Istruzione Mirko Bisesti però spiega che i posti sono stati calcolati in base al fabbisogni triennale: «Sono stati messi a concorso i posti che si libereranno nei prossimi tre anni per i pensionamenti. Poi abbiamo previsto anche un piccolo spazio in più. Poi, quando si sbloccherà la situazione a livello nazionale sarà indetto anche il concorso straordinario. Anche in quel caso i posti saranno 185 e pensiamo che siano sufficienti. Ma non ci limitiamo ai concorsi che coprono il fabbisogno strutturale. In questi giorni stiamo lavorando al piano di intervento per la scuola che prevede il completamento dei contratti a tempo parziale e l’assunzione di nuovi docenti.

Sarà uno sforzo economico importante di decine di milioni che in questi giorni stiamo andando a reperire. Soldi che verranno assegnati alla scuola con l’assestamento di bilancio. Decine di milioni che dobbiamo trovare nel bilancio della Provincia in un periodo non certo facile. Però faremo uno sforzo per cercare di adeguare la scuola alle nuove esigenze. Questi soldi andranno soprattutto per adeguare l’organico. Gli spazi che stiamo trovando non necessitano di grandi interventi strutturali, quindi i nuovi fondi serviranno soprattutto per l’organico».













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