«Concessioni idroelettriche, più doveri»

Trento. Gli assessori agli enti locali Mattia Gottardi e all’urbanistica Mario Tonina, hanno anticipato alla Terza Commissione, presieduta da Ivano Job (Lega), il contenuto degli emendamenti che la...



Trento. Gli assessori agli enti locali Mattia Gottardi e all’urbanistica Mario Tonina, hanno anticipato alla Terza Commissione, presieduta da Ivano Job (Lega), il contenuto degli emendamenti che la Giunta Fugatti proporrà al disegno di legge 18 sulla semplificazione e la competitività che andrà in Aula mercoledì prossimo.

L’emendamento dell’assessore Tonina riguarda le concessioni per l’idroelettrico. Si prevede per il concessionario uscente l’obbligo di consegnare alla Provincia, prima della scadenza della concessione, un rapporto di fine concessione contenente una serie di dati tecnici riguardanti i beni che costituiscono gli impianti idroelettrici. Sono richieste anche informazioni sui servizi obbligatori determinati dal gestore della rete elettrica o altri impegni di durata superiore alla concessione, utili per indire la gara e per l’assegnazione. «La modifica – ha proseguito Tonina – prevede poi che la Provincia svolga verifiche e valutazioni sullo stato di funzionamento e di conservazione dei beni anche con sopralluoghi e indagini. Il concessionario sarà invece tenuto a trasmettere tempestivamente i dati e le informazioni eventualmente mancanti o erronei».

Sugli appalti, l’assessore Gottardi ha sottolineato che uno degli emendamenti più significativi scaturiti dal Tavolo con le parti sociali concerne l’articolo 1 e si riferisce ai criteri di aggiudicazione delle gare. Il correttivo inserito, ha spiegato, consiste nell’applicazione del Mes, sistema la cui adozione è stata sollecitata dal coordinamento imprenditori e che soddisfa anche le organizzazioni sindacali, grazie al quale è possibile valutare attraverso un software i dati relativi ai costi sia dei materiali impiegati nel cantiere, che della manodopera e della strumentazione utilizzata. Si evita così il ricorso al metodo del massimo ribasso e si escludono in maniera automatica le offerte anomale. Il nuovo sistema regolerà gli appalti tra i 500 mila euro e i 2 milioni. Un’altra modifica porta inoltre da 3 a 6 mesi l’obbligo, per l’abilitazione dell’operatore economico al Mepat, di rinnovare la propria dichiarazione sull’assenza dei motivi di esclusione e, se richiesti, al possessore dei criteri di selezione e ogni altra informazione necessaria.













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