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Concerto di Vasco, nuovo scontro sul dirigente "rimosso": Zeni (Pd) accusa la giunta Fugatti

Maccani, allora dirigente della Polizia amministrativa, venne spostato dopo il no all’area di San Vincenzo.  Il giudice gli diede ragione. Tonina: "Nuovo incarico dopo 28 anni, azione lecita"



TRENTO. La vicenda giudiziaria che interessa il dirigente del Servizio di polizia amministrativa della Provincia di Trento, Marzio Maccani, approda in Consiglio provinciale.

Il consigliere Luca Zeni (Pd) ha chiesto alla Giunta provinciale informazioni in merito alla vicenda. Nell'intervento - informa una nota - il consigliere dem ha ribadito il dovere istituzionale di rispettare le sentenze della magistratura e ha evidenziato il rischio di esporre l'amministrazione a ulteriori ripercussioni giudiziarie.

Il vicepresidente, Mario Tonina, ha spiegato che, nel rispetto dell'ordinanza cautelare del 28 agosto scorso, la Provincia aveva provveduto a riattribuire a Maccani l'incarico di dirigente di Polizia amministrativa dal 6 giugno 2022, con effetti retroattivi giuridici ed economici.

Di seguito, la Giunta ha deciso di assegnarlo all'Unità di missione semplice di supporto alle attività amministrative e giuridiche del Dipartimento istruzione e cultura della Provincia dal 26 dicembre 2022, considerando che l'incarico di dirigente del Servizio di polizia amministrativa era ricoperto da 28 anni.

Secondo Tonini si è trattato di un provvedimento adottato lecitamente. Secondo Zeni si è trattata invece di un'indebita estromissione di un dirigente dalle sue funzioni, che evidenzia «la volontà di colpirne uno per educarne cento».

«Certa arroganza del potere non era mai stata raggiunta nel Trentino», ha concluso il consigliere del Pd.













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