consiglio provinciale

Concerto di Vasco, le minoranze chiedono una seduta straordinaria

Caso sicurezza, l’opposizione incalza la giunta Fugatti. Ma la maggioranza mette il punto in fondo all’ordine del giorno



TRENTO. Sul concerto di Vasco Rossi, previsto a Trento il 20 maggio prossimo, si terrà probabilmente una seduta straordinaria del consiglio provinciale. La richiesta è arrivata dalle minoranze dopo che queste oggi (10 gennaio) hanno depositato anche la richiesta che nella prossima seduta d'aula la giunta riferisse in merito ai problemi di sicurezza dell’evento.

Il caso sicurezza è scoppiato la scorsa settimana quando il Pd ha reso pubblica la documentazione che attesta che la commissione di vigilanza provinciale lo scorso ottobre aveva infatti dato parere negativo rilevando la mancanza di vie di fuga nell’area di San Vincenzo di Mattarello che ospiterà l’evento, e che il dirigente del Servizio polizia amministrativa ha denunciato pressioni su di lui da parte della giunta perché si facesse marcia indietro.

Oggi - fa sapere una nota del consiglio provinciale – i capigruppo di maggioranza hanno però fatto prevalere la loro decisione di porre il tema in coda a tutto l'ordine del giorno delle sedute di gennaio. Per reazione i capigruppo di opposizione hanno allora preannunciato la richiesta di una seduta straordinaria di Consiglio, che si dovrà tenere nel giro di 15 giorni.

Il presidente del consiglio Walter Kaswalder, sostenuto da Pietro De Godenz, aveva auspicato mediazione per evitare la prospettiva di una seduta aggiuntiva di Consiglio e di tensione ostruzionistica in aula.

Il Consiglio si riunirà per la prima volta nel 2022 il 18-19-20 gennaio prossimi. Si è deciso che dopo il question time e l'improbabile elezione suppletiva del vicepresidente (vacante dalle dimissioni di Alessandro Olivi), l'assemblea legislativa affronterà senza tempi contingentati l'esame del ddl 114 di Giunta, un testo tecnico con norme sugli impianti di radio e telecomunicazione e altre. Se verrà superato questo punto (gravato da emendamenti e proposte di ordine del giorno, potenzialmente ostruzionistici), seguirà la fitta serie di disegni di legge già in attesa di trattazione: ddl 15-24, ddl 92 e 111, tutti in materia scolastica; ddl 25 sul benessere familiare (Rossi e altri); i ben noti e controversi testi sulla terza preferenza di genere nel voto provinciale (ddl 5 e 80 più ddl 89 ancora in materia elettorale); ddl 34 di Marini sul crimine organizzato. Da ultimo, il ddl 95/XVI di Lucia Coppola su scuola e ambiente. 













Scuola & Ricerca

In primo piano