Con la pattuglia di notte lungo la via delle squillo 

Il caso della settimana. I controlli dei carabinieri in via Brennero dove si concentra il mercato del sesso a pagamento Tra gli uomini dell’Arma c’è pure una donna, che ha più possibilità di assicurarsi la fiducia delle prostitute giunte dall’Est


Luca Petermaier


Trento. Questa sera l’obiettivo è via Brennero. La via delle squillo. Oggi il giorno dei controlli anti prostituzione. Potete chiamarla routine settimanale, ma per i carabinieri è un’operazione delicata come un’altra perché il rischio dell’imprevisto è sempre dietro l’angolo. E allora, prima di uscire in pattuglia, è obbligatorio fare il “briefing”. Siamo nel retro della caserma di via Barbacovi. Mentre ci prepariamo portano un giovane appena arrestato. Che cosa abbia combinato non lo sappiamo, ma passerà la notte in carcere. Lui ancora non l'ha capito. Guarda fuori, stralunato, dal vetro dell’ufficio mentre nel piazzale antistante una decina di militari si riunisce in cerchio agli ordini del tenente.

In pattuglia anche una donna

Di pattuglia stasera ci sono carabinieri della compagnia di Trento, di Lavis e dell’Altopiano della Vigolana, insieme a personale in borghese della sezione operativa della compagnia e del nucleo radiomobile. Tutti uomini, meno uno. Sì, c’è anche una donna carabiniere. Giovane, capelli raccolti e sorriso timido: sarà lei, questa sera, la vera protagonista dell’operazione. A lei toccherà avvicinare le prostitute e convincerle a fidarsi, a raccontare ciò che quasi sempre è tenuto segreto: violenze, sfruttamenti, abusi. Ha ricevuto una preparazione specifica, la carabiniera, per cogliere quei piccoli (eventuali) segnali di aiuto che le ragazze di strada possono, talvolta, lanciare proprio alle forze dell’ordine. Magari non succederà, ma se capita bisogna essere lesti a non farsi sfuggire l’occasione. In pochi minuti il briefing è terminato, siamo pronti a partire (stasera accompagneremo anche noi i controlli) ma si ferma tutto perché in caserma arriva un allarme intrusione in una gioielleria. Un’auto parte di tutta fretta, con le sirene accese e il blu dei lampeggianti che illuminano le strade buie. Sono gli inconvenienti delle serate in caserma, perché di notte – dicono i militari – sembra tutto calmo, ma in realtà c’è quasi più lavoro che di giorno.

Direzione via Brennero

La nostra operazione slitta solo di qualche minuto. Noi seguiamo in macchina le tre pattuglie che procedono in fila indiana. Direzione via Brennero. La prima squillo si presenta già all’inizio della strada, ma i carabinieri passano oltre. Si va a colpo sicuro in una zona di maggiore passaggio. Stasera è venerdì e il venerdì (come il sabato, del resto) via Brennero si anima di uno strano via vai che le forze dell'ordine conoscono bene. Sono da poco passate le 22 e basta giungere all’altezza del distributore davanti al Top Center per imbattersi in altre ragazze. I carabinieri accendono i lampeggianti e si fermano. Dal distributore ripartono con una fretta che appare sospetta un paio di auto. Clienti? Chissà.

Le ragazze dell’Est

Le due ragazze che occupano quel tratto di strada sono dell’Est. Una è mora e vestita tutta di scuro. L’altra è bionda, capelli a caschetto a pantaloni neri attillati. Entrambe sembrano molto giovani. Due pattuglie le avvicinano, mentre una terza auto si sistema nel mezzo e due militari scendono impugnando il mitra: mentre i colleghi fanno le verifiche sui documenti loro vigileranno che non accadano imprevisti. Dall’altra parte della strada un altro occhio controlla la scena: è la pattuglia in borghese. Stasera queste sono le procedure. Le due ragazze sembrano a loro agio. Forniscono i documenti e attendono le verifiche. Potrebbero infastidirsi perché tre auto dei carabinieri parcheggiate nella loro “piazzola” non rappresentano esattamente un richiamo irresistibile per i clienti. Ma tant’è, sanno che la vita di strada (soprattutto nei fine settimana) è così e tanto vale collaborare.

I controlli dei documenti

Ora entra in scena la carabiniera. In realtà sembra non fare nulla di speciale, si limita a parlare con la ragazza, ma a guardarla un po’ meglio – quella squillo – pare quasi sorridente. Anzi, no: sorride proprio, sembra rilassata. E allora vuol dire lo sta facendo proprio bene il suo lavoro, la carabiniera. Conquistare la fiducia di una prostituta oggi, potrebbe rivelarsi un’arma preziosa domani, quando il colpo da infliggere sarà – magari - contro chi sfrutta queste giovani donne di strada. I colleghi uomini verificano i documenti, ci vuole qualche minuto. Tutto in regola, si può ripartire per altri controlli, altre storie da ascoltare e non dimenticare. La serata è ancora lunga, come la via Brennero che sale verso nord e che, questa sera, pullula di ragazze pronte a vendere un po’ di piacere.













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