Comunità, ai dirigenti bonus fino a 7.000 euro

La giunta ha dato i «voti» che si sono tradotti in «retribuzioni di risultato» Valandro: «Non si tratta di privilegi, ma di riconoscimento delle responsabilità»


di Matteo Cassol


ALTO GARDA. È tempo di "retribuzioni di risultato", per i dirigenti della Comunità Alto Garda e Ledro. La giunta presieduta da Salvador Valandro ha dato il via libera ai "bonus" relativi al 2012 previsti per i dipendenti pubblici di maggiore responsabilità: a beneficiarne saranno il segretario generale Paulo Copat, il comandante del corpo di polizia locale intercomunale Ivano Berti e ai titolari di "posizioni organizzative" Sandra Parisi (servizio finanziario), Piero Parolari (servizio ufficio tecnico), Maria Pia Amistadi (servizio socio-assistenziale), Franco Travaglia (polizia locale), Costanza Fedrigotti (ufficio di coordinamento attività sociale professionale), Marisa Dubini (ufficio di coordinamento della domiciliarità) e Valerio Spagnolli (servizio pianificazione territoriale e il paesaggio - commissione per la pianificazione territoriale e il paesaggio).

Assicurandosi oltre settemila euro "una tantum", il segretario e il comandante dei vigili hanno fatto il pieno della retribuzione riferita "al raggiungimento di obiettivi di efficienza ed efficacia e alla realizzazione dei compiti istituzionali" (che si aggiunge al resto dello stipendio) individuata dal contratto collettivo provinciale di lavoro e via via lievitata dai 4.400 euro del 2005 ai 7.140 attuali. La valutazione dei risultati (e dei comportamenti) che porta al riconoscimento è fatta dalla stessa giunta dell'ente sulla base di un'apposita scheda. La norma stabilisce per il punteggio da 0 a 79 punti su 100 l'erogazione in percentuale sul risultato raggiunto e per il punteggio da 80 a 100 punti l'erogazione del 100% del compenso: sia Copat che Berti, secondo le considerazioni del governo della Comunità di Valle, hanno diritto al premio per intero, quindi appunto a 7.140 euro.

Per quel che riguarda gli altri sette dipendenti (che come retribuzione accessoria hanno anche quella di posizione, dai 10.000 ai 16.000 euro annui erogati mensilmente), superando a propria volta la valutazione della giunta (su capacità di gestione delle risorse e degli interventi, rispetto dei tempi, impegno profuso, capacità dimostrata nel motivare e guidare e capacità di gestione dei rapporti) hanno diritto ancora a un massimo del 20% della somma della retribuzione di posizione incrementata di una quota "obiettivi specifici": al riguardo la delibera non chiarisce a quanto ammontino i singoli bonus.

Ma queste retribuzioni accessorie rimangono "blindate" anche in tempi di spending review? «In questo momento in cui non ci sono scatti di anzianità né di contratto, con le possibilità di spesa dei dipendenti sempre minori - replica il presidente Valandro, che con la sua giunta come discrezionalità ha solo quella di "dare il voto" - queste voci non vanno toccate nella maniera più assoluta. Non sono privilegi: se il capo ufficio ha raggiunto gli obiettivi, riconoscono il ruolo di responsabilità e fanno arrivare lo stipendio a circa 2.500 euro mensili».

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