Comune di Trento, ecco tutti i nodi del 2011

Inceneritore, crematorio, piano casa, microaree, Ztl: un anno in salita


Chiara Bert


TRENTO. Inceneritore, forno crematorio, microaree per i nomadi, piano casa, manovra correttiva di bilancio. Sono le prime cinque sfide che attendono al varco l'amministrazione Andreatta in questo 2011. Ma sarà un anno con molti altri nodi da sciogliere: nuova gestione per acqua e rifiuti, stretta sui permessi di accesso alla Ztl, estensione dei parcheggi blu, sistema di raccolta dei rifiuti in centro storico, aperture domenicali dei negozi, nuove entrate da recuperare. Sarà un anno tutto in salita, quello che è appena cominciato a palazzo Thun.
Inceneritore. Il primo tema all'ordine del giorno è anche quello che ha contrassegnato la fine del 2010: l'inceneritore. Nei prossimi giorni è in programma l'incontro tra Comune e Provincia per decidere come proseguire dopo che la gara è andata deserta: il bando dovrà essere modificato nella parte economica, aumentando la tariffa pagata al gestore per lo smaltimento, e il vicepresidente della giunta Alberto Pacher ha spiegato che gli uffici stanno vagliando la possibilità che la Provincia paghi una parte della tariffa. Riavviare la procedura richiederà almeno 6 mesi di tempo, intanto prosegue la protesta del fronte anti-inceneritore che chiede un cambio di rotta.
Forno crematorio. Dopo anni di scontri e battaglie al Tar, la giunta ha deciso di collocare il tempio crematorio nel cimitero cittadino. Serve un passaggio in aula per modificare il piano regolatore cimiteriale e togliere la precedente previsione urbanistica, a Pavione di Ravina. La settimana prossima l'assessore Renato Tomasi comincerà il suo tour nelle circoscrizioni: la maggioranza sembra compatta, ma il vero scoglio sarà S.Giuseppe, che si oppone alla scelta del cimitero.
Microaree. Il sindaco ha confermato il progetto anche nell'intervista di fine anno alla stampa: il Comune intende sperimentare due microaree per i sinti, residenti da generazioni a Trento e oggi dispersi in diversi microcampi abusivi. Alle dichiarazioni è subito seguita la levata di scudi del centrodestra: in consiglio - c'è da scommetterci - sarà battaglia frontale.
Piano casa. Sarà il tema di peso della prossima primavera. In base agli impegni presi con la Provincia, al Comune di Trento restano da realizzare 260 alloggi Itea, sfruttando aree già vocate alla residenza o da riqualificare, o ristrutturando vecchi edifici. Il piano casa dell'assessore Paolo Biasioli conterrà anche la previsione di circa 400 alloggi a canone moderato.
Ztl e parcheggi blu. Sul fronte della sosta l'assessore Michelangelo Marchesi ha annunciato per i primi mesi dell'anno la nuova regolamentazione degli accessi alla zona a traffico limitato - attesa e rinviata da anni - che porterà a una stretta sui permessi. A primavera dovrebbe partire anche l'estensione dei parcheggi blu nei quartieri di S.Pio X e poi della Bolghera.
Rifiuti. Lo scoglio è l'individuazione di un sistema di raccolta dei rifiuti nella Ztl, quartiere con strade strette e pochi spazi condominiali: si andrà verso un sistema misto di isole interrate e di raccolta porta a porta.
Shopping festivo. Si aprirà nei prossimi mesi la concertazione con commercianti e sindacati sulle aperture domenicali dei negozi: Trento potrebbe fissarne fino a 40, ma non intende arrivare oltre a 12-15. I sindacati sono già in trincea.
Acqua. Entro marzo la giunta dovrà decidere sull'affidamento della gestione dell'acqua e dei rifiuti, scegliendo tra società in house pura, mista con privati, o (nel caso dei rifiuti) se andare a gara, opzione da sempre sollecitata dal centrodestra.
Conti pubblici. Last but not least, i conti. Scontata una variazione di bilancio entro marzo per recuperare quanto richiesto da Roma per il patto di stabilità: dei circa 16 milioni chiesti ai Comuni trentini, una grossa parte spetterà a Trento. E il sindaco ha già annunciato che nel 2011 dovrà aprirsi una discussione su come reperire nuove entrate finanziarie. Sul tavolo c'è la contestata addizionale Irpef.

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