Commercio, saldi già partiti in sordina

Alcuni negozi hanno già iniziato prima di Natale, la maggior parte lo farà domani. Ma non tutti saranno aperti



TRENTO. Alla vigilia di Capodanno, scattano gli sconti. Alcuni negozi li avevano già iniziati da qualche giorno, ma domani sarà, anche se non per tutti, la giornata inaugurale. Prevedibile quindi, il grande assalto ai tanti negozi aperti. Massimo Piffer, presidente dei commerciati al dettaglio: spiega «Trento è stata la prima città d'Italia a liberalizzare il commercio e proprio per questo le liquidazioni, come i giorni di chiusura sono a libera discrezione dei commercianti. C'è chi ha scelto di iniziare la stagione degli sconti già prima di Natale e chi lo farà domani. In un regime di libertà, queste decisioni vanno a far parte delle strategie aziendali». In controtendenza una delle più antiche firme dell'abbigliamento della città, Veglio, che nel negozio di via Mazzini, domani terrà regolarmente chiuso: «Saremo aperti, invece, sia il 5 che il 6 gennaio quando daremo il via al nostro periodo di svendita». Sportler chiuso invece domani, ma aperto domenica prossima: già in corso la liquidazione mirata su tutto l'abbigliamento da sci, mentre gli sconti generalizzati inizieranno tra sette giorni. Scendendo da via Mazzini, all'Officina domani sarà orario continuato (dalle 10 alle 19) con sconti su tutti i prodotti. I negozi delle grandi catene, sono tutti già in svendita. E' il caso di Stefanel, che domenica sarà regolarmente aperto, mentre per martedì 31 è prevista una chiusura anticipata alle 13. Nessuna variazione d'orario da Sisley, in liquidazione e domani regolarmente a disposizione del pubblico. Al Penny Black, domani apertura solo pomeridiana, ma sconti a tutto tondo: «Abbiamo delle regole, che permettono di gestirsi come meglio si crede. Però non penso che domani sarà una giornata interessante a livello statistico. Riparliamone tra un paio di settimane - è il parere di Gianni Gravante di Federmoda - quando tutti i negozi saranno in liquidazione ed allora si potrà iniziare a fare un bilancio».

Quello di quest'anno sarà un bilancio sul quale fare molta attenzione. Perché bisognerà capire se la liquidazione si è resa necessaria per la sopravvivenza dell'azienda, o per provare a vendere il molto invenduto: «Ma anche - conclude Gravante - se e in che forma la gente acquista. L'importante non è tanto l'affluenza, ma quanti escono dopo aver acquistato». Il problema non è certo la mancanza di afflusso, ma di clienti nel senso di persone che acquistano. Il periodo natalizio è stato al limite del buono, ma non eccezionale ed i negozi, pur avendo calato gli ordini, sono pieni di merce. Potrebbe essere l'anno giusto per fare affari con le liquidazioni? «Torniamo sempre al discorso iniziale - prosegue Piffer - siamo in un regime di libertà di mercato e quindi non è più come in passato, quando si aspettava una data fatidica per tentare l'affare. Oggi c'è chi è in liquidazione ormai da giorni. Allora aspettiamo quando tutti i commercianti lo saranno, valutiamo l'andamento delle vendite e poi proviamo ad analizzare il quadro generale». (d.p.)













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