Code e rallentamenti Autostrada intasata

Triplicati i tempi di percorrenza: un’ora e mezzo da Bolzano a Trento Statale del Brennero e provinciale della Destra Adige usate come sfogo


di Luca Marognoli


TRENTO. Quasi 40 mila auto in un giorno, ma concentrate dalle 10 alle 22. Questa la situazione sull’Autostrada del Brennero ieri, giorno del grande rientro dal ponte dell’Immacolata. Il traffico - stando alle informazioni fornite dal Centro assistenza utenza (Cau) dell'A22 - si è normalizzato solo in corrispondenza della pausa pranzo, quando si è allentato sensibilmente il flusso di vacanzieri in arrivo dalla Val Pusteria.

Il fenomeno a cui si è assistito ieri sul tratto da Bolzano Nord fino ad Affi è ben conosciuto dagli addetti ai lavori: si tratta delle “code a tratti”, dovute a continue frenate e ripartenze che si riflettono sui tempi di percorrenza, più che raddoppiati al mattino e triplicati nel pomeriggio. Di un’ora e mezzo il tempo richiesto per arrivare da un capoluogo all’altro, ad una velocità che oscillava tra i 20 e i 40 chilometri l’ora.

Gli operatori del Cau si sono mantenuti in costante contatto con la Provincia di Trento e quella di Bolzano per riuscire a ripartire equamente il traffico tra A22, statale 12 del Brennero e provinciali 90 della Destra Adige (via Ravina) e 235 dell’Interporto. Obiettivo: evitare che tutto il carico di veicoli gravasse sull’autostrada, paralizzandola.

Si è intervenuti limitando le entrate ai caselli: in particolare, a Bolzano Sud i veicoli sono stati orientati verso la Strada del vino e la Statale 12. Negli altri caselli è stata chiusa una pista in ingresso e, su tutto il territorio, sono state date indicazione preventive - tramite i pannelli elettronici e il personale allocato negli snodi più importanti - per spingere gli automobilisti a suddividersi fra le diverse arterie. A chi viaggiava sulla Sp 90 veniva suggerito di proseguire quantomeno fino ad Ala prima di reimmettersi sull'A22. Mentre la Statale 12 del Brennero è diventata un'alternativa all'autostrada, da percorrere interamente a partire da Bolzano in direzione sud: anche qui si sono registrati, inevitabilmente, dei rallentamenti.

Alla fine, sono stati più di 40 mila i passaggi nella sezione di rilevamento più a sud, quella di Affi, nell’arco delle 24 ore. Una buona media - secondo gli operatori del Cau - considerando che fino alle 9.30 del mattino il traffico era inesistente: i veicoli sono partiti in concomitanza e si sono concentrati dalle 10 alle 22. A livello assoluto, la terza e quarta domenica di agosto si arriva anche a 50 mila mezzi, ma sono equamente ripartiti nella giornata. I tedeschi infatti partono molto presto e il traffico viene “spalmato” sulle diverse fasce orarie.

Nei protocolli autostradali - - spiegano al Centro assistenza utenza - la situazione di “code a tratti” è la peggiore in assoluto: non si tratta di “stop” dovuti a cantieri o a incidenti, con un inizio e una fine. La causa dei rallentamenti va invece imputata alla morfologia autostradale e ad eventuali “turbative”: l’esempio tipico è quello dell’uscita dei veicoli da un'area di servizio, circostanza in cui auto e camper interferiscono con il flusso veicolare, innescando frenate che si ripercuotono a catena sui veicoli in arrivo. Ma possono avere un effetto analogo anche i sorpassi ripetuti e le auto troppo lente. Le turbative si sono concentrate ieri nel tratto da Bolzano a San Michele, mentre la circolazione è stata più fluida da Ala Affi in giù. «L'ideale sarebbe che tutti partissero da Bolzano a 90 all'ora per arrivare ad Affi alla stessa andatura», esemplificano gli esperti del Cau. «Allora l'autostrada potrebbe portare anche 3 mila e 200 veicoli. Ma alla minima turbativa la velocità si abbassa e il flusso viario viene influenzato a tergo».

I primi alleggerimenti del traffico si sono verificati dopo le 19.30. Agli utenti che chiamavano i centralini dell’A22 nel pomeriggio, infatti, veniva consigliato di partire dopo cena: si sarebbe arrivati alla meta alla stessa ora ma in meno tempo e con meno stress.

L’Autostrada del Brennero ha fatto fronte alla giornata critica rafforzando il personale e aumentando il numero di mezzi a disposizione. Sono stati predisposti presidi di carri leggeri di soccorso meccanico (per guasti e microtamponamenti) sul tratto da Chiusa a Rovereto. Coinvolti, sui furgoncini di servizio, tre ausiliari alla viabilità su ognuno dei tre turni per ogni tratta, per un totale di 18 persone sempre disponibili.

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