di nuovo in carcere

Circonvenzione d'incapace, un'altra condanna per Raffaelli

Si era fatto consegnare 8000 euro: per lui due anni e otto mesi di carcere



ROVERETO. Poco più che ragazzino, ormai quasi 20 anni fa, Jurgen Raffaelli era stato protagonista per anni della cronaca nera e giudiziaria lagarine. Per una serie di piccoli reati dei generi più diversi che in comune avevano soprattutto il talento smisurato del protagonista per farsi beccare. Furti, ricettazioni, piccole truffe, tentativi di racimolare denaro nei modi più diversi. Un fenomeno di costume più che un delinquente vero. Ma quando una cinquantina di reati che nel gergo giudiziario vengono definiti bagatellari diventano 50 condanne che passano in giudicato, si trasformano in anni di galera. Che avevano fatto sparire Jurgen Raffaelli dalla scena cittadina. In carcere in Toscana, per qualche anno di lui arrivano notizie per il timore dei familiari che non reggesse la detenzione. Rifiutava di mangiare. Poi più nulla per anni.

In Trentino e alla cronaca è tornato l’estate scorsa, ormai trentacinquenne. Per essere stato arrestato a Trento dalla polizia di Riva del Garda. Accusato di avere turlipinato tre persone facendosi consegnare somme anche ingenti. Non con violenze o minacce, ma approfittando della loro ingenuità. Esemplare il caso di una donna conosciuta nel reparto psichiatrico di Arco, tanto convinta che avesse bisogno di aiuto per la morte di un familiare da dargli non solo i soldi per il funerale, ma anche il vestito delle feste del marito, perché alla cerimonia funebre si presentasse vestito come si deve.

Ieri uno di quei casi è arrivato davanti al Gup Riccardo Dies. Ottomila euro «sfilati» ad una persona conosciuta anche questa in clinica. Riconoscimento certo anche da parte dell’impiegato di banca che aveva consegnato la somma al malcapitato: Jurgen, che il carcere evidentemente non ha reso più smaliziato, lo aveva accompagnato allo sportello.

Con rito abbreviato è stato condannato per circonvenzione di incapace a 2 anni e 8 mesi di reclusione. La recidiva reiterata mandava la pena a 4 anni ed il perito Mancioppi ha escluso che lo si possa condiderare incapace di intere e di volere.(l.m)













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