controlli nelle malghe

Cibo congelato e finto miele, blitz dei Nas a Ferragosto

In una struttura sequestrati i menù, trovata anche una cucina abusiva. Tutto ok nelle Rsa



TRENTO. Un tour delle malghe nei giorni della settimana più gettonata per le vacanze, ossia quella di Ferragosto. A farlo, però, non sono stati dei turisti, ma i carabinieri dei Nas, al lavoro per verificare che le strutture ricettive fossero con le carte in regola. E per stanare eventuali situazioni problematiche dal punto di vista igienico sanitario e delle frodi in commercio. Un controllo ad ampio raggio nelle località montane più o meno note che ha portato a scoprire nelle situazioni non a norma. In un caso tutti i prodotti che venivano offerti nel menù erano congelati senza che questo modo di conservazione fosse adeguatamente segnalato. E in un altro erano le condizioni in cui si cuocevano i pasti a far sorgere più di un dubbio e a far scattare una doppia sanzione per un valore totale di 2 mila euro. Il problema? Una cucina non autorizzata all’aperto. Situazione problematiche sono state trovate anche in Alto Adige, in particolare in una malga della val Badia dove i carabinieri hanno sequestrato 400 confezioni di miele che non era frutto delle api operaie, ma prodotto grazie all’utilizzo di uno sciroppo da discount.

Gli uomini (e le donne) nucleo antisofisticazione dell’Arma hanno anche fatto dei controlli, proprio nel giorno di Ferragosto nelle case di riposo della regione, non trovando nessun comportamento o nessuna situazione che non rispettasse quanto previsto dalle norme. E questa non può non essere una buona notizia.

Ma torniamo alle maghe. Diverse quelle che sono state controllate in provincia e le due strutture non «in regola» si trovano in val Rendena. Nella prima il problema riguardava la conservazione degli alimenti. Nulla da dire sul modo in cui erano state congelate, ma sul menù non c’era nessun asterisco che specificasse che non si trattava di prodotti freschi. Un’assenza che comporta l’ipotesi di reato di frode in commercio. Nei congelatori della malga i carabinieri del Nas hanno trovato della pasta (fatta sì a mano, ma poi congelata) del pane a molti altri alimenti che venivano poi trasformati in piatti. In una seconda struttura, invece, il problema principale era costituito da una seconda cucina che era stata allestita all’esterno. Una cucina open-air che non aveva nessuna autorizzazione. In questo casa ad indirizzare il controllo dei Nas una segnalazione: una famiglia aveva mangiato polenta e goulash e poi erano stati tutti male. Nulla di grave ma sufficiente per spingerli a chiamare i carabinieri. Sono stati fatti anche dei prelievi sul cibo. Ora saranno analizzati ma pare che da questo punto di vista non ci siano problemi o rilievi da fare.

In Alto Adige, come detto, il blitz dei Nas si è concluso con il sequestro dei 400 vasetti di miele che in realtà era un elaborato fatto partendo da uno sciroppo. E poi, in un’altra struttura montana, una sanzione da 2 mila euro perché - nonostante i gestori fossero stati diffidati - non era stato predisposto il piano di autocontrollo.













Scuola & Ricerca

In primo piano