a palazzo di giustizia 

Ciampac, operai feriti Responsabile impianto e società condannati

TRENTO. Assolti con formula piena Paolo Cappadozzi, vice presidente nel cda e legale rappresentante della società funiviaria, e Giovanni Quaglio, responsabile del servizio di prevenzione e protezione....



TRENTO. Assolti con formula piena Paolo Cappadozzi, vice presidente nel cda e legale rappresentante della società funiviaria, e Giovanni Quaglio, responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Condannato a 2 mesi (con pena sospesa) e al pagamento delle spese Mauro Naletto, tecnico responsabile dell'impianto, per le lesioni colpose ai danni solo di alcuni dei 7 operai feriti; sempre nei suoi confronti è stato deciso di non doversi procedere per difetto di querela da parte degli altri. Dichiarata la responsabilità amministrativa della società Ciampac e Contrin Spa, condannata a una sanzione di 25.800 euro.

Questa la sentenza emessa dal giudice La Ganga ieri sera, dopo un lungo pomeriggio di udienza concluso dopo le 19, nel processo sullo schianto di una cabina della funivia del Ciampac avvenuto nell'ottobre del 2012.

La pm Scagliarini aveva chiesto l’assoluzione di Cappadozzi e Quaglio perché il fatto non costituisce reato, la condanna a 6 mesi per Naletto e la sanzione di 25 mila euro per la società.

Nicola Stolfi, legale di quest’ultima, aveva affermato nella sua arringa che «la perizia dimostra come non vi sia stata responsabilità della società, che ha sempre lavorato in maniera seria: l’impianto era datato ma tenuto in maniera molto buona».

L'incidente alla funivia nel quale erano rimasti feriti sette operai era avvenuto l'11 ottobre 2012. I sette erano impegnati in operazioni di manutenzione. Quella mattina erano saliti sulla funivia alla stazione a valle di Alba di Canazei. All'arrivo alla stazione a monte, però, la cabina della funivia non si era fermata ed era andata a sbattere. Gli operai erano stati risarciti alcuni anni fa.













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