Chiude “Capolinea” «Gli orari della Ztl  hanno creato il caos» 

Trento. Questa volta pare proprio che la storia sia arrivata al “Capolinea”, ovvero che il negozio di via Ss. Trinità 26, a breve chiuderà i battenti. Sandra Toldo, la titolare ha dato la disdetta...




Trento. Questa volta pare proprio che la storia sia arrivata al “Capolinea”, ovvero che il negozio di via Ss. Trinità 26, a breve chiuderà i battenti. Sandra Toldo, la titolare ha dato la disdetta alla Curia, proprietaria dell’immobile e quanto prima – anche se ha tempo 6 mesi – spegnerà la luce e se ne andrà.

«Colpa della crisi – commenta la commerciante - ma soprattutto della Ztl, degli orari che il Comune ha imposto, della sordità di chi ha il potere di far funzionare le cose per il verso giusto ma pare interessato a non farlo». E cita gli orari, che un tempo per l’ingresso delle merci in città andavano dalle 7 alle 15, diventati 7-10 e 14-16. «Mi chiedo – commenta Sandra Toldo – che senso abbia dal momento che i negozi aprono alle 9 ed alle 15.30. Io faccio acquisti esclusivi nelle fiere ed esposizione di tutta Europa ma la consegna avviene alla Fercam, coi clienti che per ritirare l’oggetto si devono recare in via Maccani!». Poi aggiunge un altro particolare: «Il mio negozio – del quale è titolare da 11 anni dopo aver vissuto il centro per 10 in via Belenzani – era specializzato in mobili di pregio, ma poi ho dovuto abbandonare e scegliere oggettistica più piccola. La mia clientela – aggiunge – non è fatta di ragazzi ma di persone di mezza età ed oltre che spesso hanno pure difficoltà a muoversi troppo a piedi. Ed è questo che viene richiesto per i clienti delle attività del centro. Sembra – prosegue – che l’amministrazione comunale faccia orecchie da mercante e che si interessi solo della grande distribuzione non di alta qualità, mentre i piccoli e di pregio, sono lasciati a loro stessi e destinati a chiudere».

Da tempo, in effetti, la via sta vivendo un valzer di negozi e attività, con alcuni esercenti storici che dopo anni e anni hanno deciso di spostare in altre zone l’attività.

Toldo, che ha anche diversi anni alle spalle come ristoratrice in vicolo San Marco, conferma quindi che «la clientela si reca a Bolzano o in meno di un’ora a Verona dove può parcheggiare ed acquistare, e questo è ciò che a Trento non accade. Perché tra l’altro la Polizia locale non può rilasciare permessi di accesso ed i camionisti rinunciano al viaggio una volta conosciuti gli orari».

Da qui la scelta, ora definitiva, di chiudere, anche se, forse, la luce potrebbe riaccendersi nel mese di novembre, con attività e gestione diverse. C.L.













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