il caso

Cgil, in Trentino svastiche contro la Fiom sulle bacheche sindacali

La denuncia del sindacato: presi di mira i nostri delegati democraticamente eletti. Alla Dana di Rovereto sciopero per chiedere i tamponi gratis



TRENTO. Svastiche contro la Fiom sulle bacheche sindacali. Lo denuncia la Cgil. 

“Da settimane i delegati e le delegate della Fiom in tutta Italia sono oggetto di pesanti offese e calunnie sui luoghi di lavoro. Non fa eccezione nemmeno il Trentino. In questi giorni nelle bacheche sindacali di alcune aziende le comunicazioni sindacali affisse dalle RSU democraticamente elette (le uniche legittimate ad usare le bacheche) sono state stracciate ed al loro posto sono comparsi i volantini di altre sigle sindacali. In altri casi le comunicazioni e i volantini della Fiom e della Cgil sono stati ricoperti persino di svastiche”.

"Vandalismi, offese e calunnie, corredati da simboli neonazisti, la dicono lunga anzitutto su chi li ha messi in atto – è il commento di Michele Guarda, segretario della Fiom – tanto più quando ad essere presi di mira sono delegati sindacali democraticamente eletti dai lavoratori. Ribadiamo la nostra posizione – prosegue Guarda – di contrarietà ai tamponi a pagamento a carico dei lavoratori (ad esempio oggi alla Dana di Rovereto sono state indette, dalla RSU a maggioranza Fiom, 8 ore di sciopero per chiedere che sia l'azienda a pagare i tamponi) e a favore dell'introduzione dell'obbligo vaccinale, separando la giusta campagna per la diffusione delle vaccinazioni dall'inalienabile diritto al lavoro."

"La pandemia viene usata – conclude Guarda – per dividere il mondo del lavoro, divisioni che hanno sempre l'effetto di indebolire il movimento sindacale, peraltro in un periodo storico, il nostro, in cui le differenze sociali continuano ad acuirsi. Anche per questa ragione saremo domani a Roma, per manifestare per il lavoro, contro ogni rigurgito di fascismo".













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