Centralina Nambrone, pronto il ricorso

Le minoranze in consiglio comunale annunciano battaglia per la concessione: «Gli interessi del Comune vanno tutelati»


di Giuseppe Ciaghi


PINZOLO. «Non penserete che la questione sia finita qui. Porteremo tutto quanto nelle sedi deputate a far valere la legittimità degli atti e gli interessi del Comune», hanno dichiarato le minoranze dopo la bocciatura degli emendamenti proposti in aula per costringere la Provincia a revocare la concessione idroelettrica delle centrale di Nambrone rilasciata a Cg Energia, una volta accertata l'illegittimità delle procedure adottate e individuati i responsabili di un'operazione che penalizzerebbe il comune con mancati introiti per 650.000 euro all'anno. Il tutto moltiplicato per i 29 anni della durata della concessione. Ora a decidere saranno quindi gli organi giudiziari di controllo amministrativo, la Corte dei conti e la procura della Repubblica. Sul tavolo degli ipotetici imputati i sindaci di Pinzolo e Carisolo, la giunta, il segretario ed eventuali dipendenti del comune di Pinzolo.

All'ordine del giorno della seduta di consiglio di sabato sera, protrattasi dalle 20 e 30 alle 2 e 15, è stato questo, assieme all'adozione della variante al Prg per il recupero del patrimonio edilizio montano, l'argomento di maggior interesse e seguito con curiosità e passione dal numeroso pubblico intervenuto alla riunione. Il problema è stato affrontato in due punti, alla trattazione dei quali non ha partecipato il sindaco, uscito dall'aula dopo essersi dichiarato incompatibile, ma senza spiegarne, anche se richieste, le ragioni, ma che ha prodotto il parere da lui richiesto e ottenuto dalla Provincia sulla correttezza dell'operazione. Augusto Gallucci ha sottolineato come nel documento si legge che «si dà per scontata» la legittimità delle procedure e degli atti che hanno portato alla concessione. Il che, secondo lui e gli uomini dell'opposizione, non è accaduto. Da loro si è appreso che la domanda presentata dal Comune di Pinzolo nel 1994 per ottenere la concessione della centralina era stata respinta dalla Provincia per ragioni paesaggistiche e ambientali e che nel 2005 i Comuni di Pinzolo, Carisolo, Giustino e Massimeno, assieme, avevano rinnovato con una lettera alla Provincia il loro interessamento alla centrale. È successo invece che l'edificio sia stato acquistato nel 2007 da Nambrone srl, che è stata affidata, per le pratiche relative, all' ufficio da commercialista di William Bonomi, attuale sindaco di Pinzolo. Nel gennaio del 2007 il Comune di Carisolo ha fatto domanda di acquisizione della concessione delle acque della centrale di Nambrone (è sul suo catasto); il 7 marzo la ha richiesta anche Nambrone srl; il 9 aprile il Comune di Carisolo ritira la sua richiesta. Qualche giorno dopo ha chiesto la concessione la CG Energia srl, una collegata con la Nambrone srl, che ha rinunciato alla sua richiesta precedente. La Provincia ha istruito la pratica. Nel 2009 ha quindi inviato una lettera ai Comuni di Carisolo e Pinzolo invitandoli ad esprimere un parere, sentito il consiglio comunale, sulle esigenze o interessi dei due enti sulla concessione dell'acqua e di riferire a Trento alla Conferenza dei servizi. Il sindaco di Pinzolo non ha convocato il consiglio e delegato il sindaco di Carisolo Diego Tisi a rappresentarlo alla Conferenza dei servizi. Avrebbe dovuto dare la delega al suo vice, a un assessore o a un consigliere di Pinzolo e con un mandato preciso su cosa riferire. Tisi sembra non abbia sollevato ostacoli alla concessione e la Provincia ha rilasciato tranquillamente la concessione. Le questioni paesaggistiche e ambientali con cui si era negata la concessione al Comune di Pinzolo non sono state di nessun ostacolo per i privati.

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