Cavalese, nuovo attacco al tunnel

Il comitato: «Farà aumentare il traffico nella parte ovest del paese»


Luciano Chinetti


CAVALESE. Il comitato contro gli sprechi torna all'attacco contro il piano stralcio della mobilità: «La realizzazione del tunnel di collegamento sotto Cavalese con imbocco a ovest in piazza Partigiani e uscita a est con innesto sulla 48 nei pressi del Palacongressi - si legge in una nota - farà aumentare il traffico verso Pampeago e la valle di Fassa». E torna la proposta di un referendum.

Ne sono pienamente convinti i componenti del "Comitato cavalesano contro lo spreco" che in una nota hanno nuovamente fatto sentire la loro voce di dissenso al tunnel sotto Cavalese.

«Il flusso automobilistico proveniente da Ora, Carano, Daiano, Veronza, Varena e Lavazè invece di essere indirizzato verso la fondovalle - scrivono - viene convogliato al centro di Cavalese in Piazza 12 Partigiani. Ben 6 strade confluiranno sulla stessa rotonda e ciò non potrà che provocare ingorghi, imbottigliamenti ed inquinamento, in particolare in certi periodi dell'anno. Tali disagi inquinanti sicuramente coinvolgeranno pesantemente tutta la parte ovest abitativa di Cavalese».

«Non illudiamoci - aggiungono - da questo inquinamento non sarà esente nemmeno il centro storico gratificato dai gas tossici scaricati dal tunnel. Tutti i cittadini di Cavalese saranno penalizzati da questa soluzione che non può considerarsi circonvallazione e non coinvolge i comuni adiacenti che dovrebbero essere interessati alla soluzione dei problemi comuni. nostro dovere quindi tutti insieme impedire che Cavalese, attualmente scelto dal turista per il suo alto valore paesaggistico-ambientale, possa soffrire in futuro a causa di pesante inquinamento: dovuto ai gas tossici come il monossido di carbonio, l'ossido di zolfo, il biossido di azoto».

Ma il vero problema - rimarcano - sembra essere quello delle polveri sottili emesse principalmente dagli autoveicoli. Le polveri sottili hanno effetti diversi sulla salute umana a seconda delle loro dimensioni.

Tra le malattie attribuite alle polveri sottili fini ed ultrafini - ricordano i componenti del Comitato antispreco - vi sono tutte le patologie acute e croniche a carico dell'apparato respiratorio (asma, bronchiti, enfisema, allergie, tumori). La salute della totalità dei cittadini di Cavalese è solo uno dei tanti motivi che dovrebbero spingere l'amministrazione comunale a considerare altre diverse alternative alla realizzazione di questa inutile opera inquinante ed impattante.  In democrazia - concludono gli esponenti del comitato nella loro nota, rilanciando l'ipotesi di un referendum - è opportuno tenere conto del parere di tutta la popolazione, magari indicendo un referendum prima di assumere una decisione così importante e fondamentale per la nostra collettività.













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