TRENTO

Case in viale dei Tigli? Nel libro dei sogni

La Provincia non trova i 28 milioni necessari. Dellantonio dell’Oltrefersina: «Dateci almeno piazza e biblioteca»


di Luca Marognoli


TRENTO. È destinato a rimanere a lungo solo sulla carta - e rischia di finire definitivamente nel libro dei sogni - il piano attuativo di iniziativa pubblica per la zona di viale dei Tigli, a Trento, che ha comportato la modifica delle previsioni del Prg. Sulle ceneri delle 13 palafitte di San Bartolomeo, abbattute negli anni scorsi, è prevista la realizzazione di quattro palazzine e di una struttura di quattro blocchi a forma di elle per un totale di 98 alloggi a canone moderato, il 40% dei quali destinati a giovani coppie.

«Ho parlato con Itea (la costruttrice, ndr) e l'assessore a settembre e mi dicevano che non ci sono fondi, quindi per intanto è tutto in stand by», dice Simonetta Dellantonio, presidente della circoscrizione Oltrefersina. «Certo è che noi abbiamo già approvato il progetto e poi una piccola variante, quindi ritorneremo alla carica perché si proceda almeno per lotti. Si faccia il primo, con l’immobile che affaccia sulla piazzetta della chiesa, dove andrebbe pure la biblioteca di Clarina, ora sopra il centro civico. Non ha agibilità per i disabili, è molto piccola rispetto all'utenza che accoglie e in una posizione svantaggiosa perché soffre dei disturbi causati dalle attività che si svolgono nella sala polifunzionale. La giunta aveva accolto la nostra richiesta di spostarla nel primo edificio che verrà costruito in viale dei Tigli». La biblioteca attuale «è molto frequentata anche dagli studenti di Sanbapolis, dalla scuola vicina e dai cittadini, ma è fuori da tutti i parametri provinciali di metri quadri per abitanti: su di essa gravitano tre quartieri, Clarina, San Bartolomeo e Bolghera». Quella nuova «sarebbe più ampia di un terzo, al piano terra e sbarrierata».

Questo primo lotto - continua Dellantonio - «prevederebbe anche il rifacimento della piazzetta antistante alla chiesa che dal punto di vista della comunità sarebbe importante». La Circoscrizione ha proposto agli agricoltori un mercato contadino in viale dei Tigli «proprio per portare un po' di vita, visto che il quartiere è davvero sofferente: anche i servizi e i negozietti di vicinato un po' alla volta sono venuti a mancare. Attualmente restano il macellaio storico, un panificio e un negozio di intimo. La frutta e verdura ha chiuso perché mancava il giro di clientela e lo stesso è accaduto all'edicola di viale dei Tigli».

L’assessore all’urbanistica Paolo Biasioli conferma il problema di copertura economica: «Nei bilanci provinciali ci sono difficoltà a reperire i 28 milioni di euro necessari. Sono cifre impegnative, come non lo erano magari 10 anni fa. Anch'io ho detto a Daldoss che si potrebbe ragionare per fasi. L'ideale sarebbero due lotti, ma se ne facessero tre il primo potrebbe avere un ammontare di 8-9 milioni. Noi abbiamo fatto tutta la progettazione e stiamo facendo valutazioni con Itea, perché il terreno è nostro ma devono costruire loro, però ci vogliono le risorse». La speranza rimane: «Se finisse questo periodo nero e si definissero i rapporti con lo Stato, che ha chiesto sempre più sforzi alla Provincia, si potrebbe dare risposta all'esigenza di casa, soprattutto delle fasce medio-basse, con 98 appartamenti a canone moderato e alcuni servizi per il comparto».













Scuola & Ricerca

In primo piano