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Case «green», incentivi anche nel 2017

Ristrutturazioni e risparmio energetico: 1500 domande private, 450 dai condomini. La Provincia conferma le agevolazioni


di Chiara Bert


TRENTO. Tetti, caldaie, cappotti termini, sostituzione dei serramenti. Chi ha programmato un intervento sulla propria casa troverà anche nel 2017 condizioni molto convenienti: all’ecobonus statale (50% sulle spese di ristrutturazione edilizia, 65% su quelle di riqualificazione energetica), in Trentino continueranno a sommarsi i contributi della Provincia per abbattere i tassi dei mutui. Un doppio incentivo che oltre a riqualificare il patrimonio immobiliare punta anche a dare una spinta all’edilizia che da anni si dibatte in una pesantissima crisi.

A fine agosto erano 1100 le domande dei privati per accedere agli incentivi alla ristrutturazione e riqualificazione energetica delle case, dato (aggiornato al 3 novembre) salito a quota 1485, a cui si aggiungono ben 450 domande dei condomini. Numeri andati oltre le previsioni della Provincia, che sul piatto ha messo un finanziamento di 8 milioni di euro, aggiungendo 5 milioni ai 3 milioni inizialmente stanziati per il 2016 e allargando alle soffitte la possibilità di intervento. «Una misura che con la manovra di bilancio sarà confermata anche per il 2017», annuncia l’assessore all’urbanistica e edilizia abitativa Carlo Daldoss, che insieme al collega Mauro Gilmozzi (ambiente) ha seguito questa partita.

La scadenza per richiedere il contributo è fissata al 30 novembre. «Contiamo che arriveremo a 1600-1700 richieste», stima Daldoss, «per un importo di lavori stimato di circa 120 milioni», 50-60 dalle abitazioni private e altrettanti dai condomini, un volano importante per il settore dell'edilizia, «un buon rapporto tra lo stock di risorse investite dall’ente pubblico e gli investimenti movimentati».

Le agevolazioni provinciali per le case private vanno ai proprietari e riguardano anche le seconde case: la spesa minima per l’intervento è di 20 mila euro e il contributo sarà sull’interesse del mutuo (stipulato con banche convenzionate per un importo di almeno 10 mila euro) e sarà concesso in dieci rate annuali. Tre le linee di intervento: diagnosi energetica dell’immobile, progettazione e assistenza tecnica.

Per quanto riguarda invece i condomini (in Trentino sono circa 15 mila quelli con almeno 5 unità abitative), quelli interessati dagli incentivi sono quelli costruiti prima dell'agosto '93 e dotati di amministratore. Ai condomini che decidono di finanziare l'intervento attraverso un mutuo con banche convenzionate, la Provincia riconoscerà un contributo fino al 90% sugli interessi del mutuo (a tasso fisso). Il limite massimo di spesa ammissibile a finanziamento è del 10% dei costi dei lavori da realizzare: la spesa di progettazione e assistenza non può superare i 30 mila euro, mentre la spesa minima ammissibile non può essere inferiore a 2 mila euro. Sono ammessi a contributo: ristrutturazione importante (di primo e secondo livello), riqualificazione energetica e installazione di pannelli solari termici. «Con 450 domande stimiamo circa 2500 unità abitative interessate dalla riqualificazione, un risultato importante», osserva l’assessore Gilmozzi, che per i Comuni individua una sfida: utilizzare il nuovo “Conto termico”, gli incentivi statali per l’efficienza energetica. Lo Sblocca Italia ha messo a disposizione 900 milioni annui.













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