Case a luci rosse nelle Valli del Noce: 4 arresti

Appuntamenti con le squillo in alcuni appartamenti della Val di Sole e di Cles. Gli sfruttatori delle ragazze romene sono finiti in cella



Quattro cittadini romeni sono stati arrestati dai carabinieri, su disposizione della Procura di Trento, con l'accusa di avere avviato alla prostituzione e sfruttato cinque giovani connazionali in sei appartamenti della val di Sole e di Cles. Le indagini sono iniziate sei mesi fa dopo che alcuni abitanti di Malè avevano notato un sospetto via vai di uomini da un'abitazione del paese. I carabinieri hanno quindi scoperto come il gruppo di romeni gestisse il giro di prostituzione che in sei mesi avrebbe fruttato dai 10 ai 15 mila euro al mese. Secondo quanto accertato dai carabinieri, le giovani donne, dai 18 ai 23 anni, illuse con promesse di un miglioramento delle loro condizioni di vita venivano costrette ad avere incontri sessuali negli appartamenti reperiti dai romeni, i quali si preoccupavano di stabilire le tariffe, di curare la pubblicazione di annunci su siti internet e di badare alle esigenze quotidiane delle ragazze, talvolta accompagnate al domicilio di qualche cliente più facoltoso. Appoggiati da una delle ragazze, avrebbero cercato di avviare alla prostituzione una connazionale minorenne alla quale avevano promesso vestiti alla moda e telefonini di ultima generazione. L'operazione è stata denominata 'Pausa caffè, in quanto - secondo quanto accertato dai carabinieri - i romeni erano soliti sincerarsi delle prestazioni effettuate dalle ragazze domandando loro quanti caffè avessero consumato nella giornata.













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