Caro vita, spesa alle stelle: in 7 anni aumento del 14%

La rilevazione del Comune a marzo: in un anno rincari del 3,3%. I prezzi: 16 euro per la messa in piega, 8 per il cinema, 1,36 per il cappuccino


di Chiara Bert


TRENTO. Servono 17,89 euro per far lavare e stirare un abito da uomo, 16 euro per una messa in piega, 123 euro per far riparare i freni della macchina. Ancora: 8,32 euro per entrare al cinema, 9 euro e 10 centesimi per una pizza, 1 euro per il caffè e 1,36 per il cappuccino. Lasciamo da parte - solo per un attimo - il capitolo benzina, spendiamo in media 224 euro per la tariffa rifiuti e 3,72 euro per un panino al bar.

Che la vita sia sempre più cara lo scopriamo ogni giorno andando a fare la spesa. Le indagine statistiche aggiungono altre informazioni: ci dicono qual è l’aumento, in quanto tempo è avvenuto e quali sono i settori più colpiti dai rincari. L’ultimo studio, aggiornato a marzo 2012, lo ha realizzato il Servizio sviluppo economico, studi e statistica del Comune di Trento. E descrive, dati alla mano, la corsa vertiginosa dell’inflazione.

L’indice dei prezzi al consumo a Trento è aumentato del 3,3% in un anno (confrontando marzo 2012 con lo stesso mese del 2011), ma se si guarda l’andamento nel corso degli anni, dal 2005 ad oggi, si scopre che il costo della vita è salito di quasi 14 punti percentuali, passando da 91 a 105 punti. Utilizzando l’indice Foi, che misura i prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, l’aumento è ancora più consistente: +3,6% in un anno.

Il tasso medio d’inflazione (ovvero l’incremento percentuale nell’arco di 12 mesi) è stato lo scorso marzo del 2,8% rispetto all’1,8% del marzo 2011. Un’idea concreta si ha guardando le varie voci quotidiane di spesa, di cui l’indagine del Comune offre la media delle quotazioni rilevate: si va dai 7 euro per far lavare e stirare una gonna in lavanderia ai 73 euro per far equilibrare le gomme dell’auto; dai 20, 44 euro per un taglio capelli da uomo agli 8,32 euro per il biglietto del cinema (per chi non si è definitivamente arreso a guardare i film solo in tv). C’è poi il doloroso capitolo carburanti, dove le rilevazioni di marzo sono già superate dai successivi aumenti: 17,15 euro per 10 litri di gasolio (fai da te), 18,35 euro per la benzina self service.

Al supermercato paghiamo 1,36 euro per un litro di latte fresco, 7,23 euro un chilo il burro, 21 euro il parmigiano reggiano, 18,76 euro la carne bovina di primo taglio, (6,43 se ci si accontenta del suino e 3,81 del pollo). I rincari hanno colpito in particolare l’ortofrutta, su cui pesa in particolare l’aumento del costo della benzina: 2 euro al chilo per le arance tarocco, 1,85 euro per le banane (del Centro america), a 1,51 le mele Golden, 2,42 euro le melanzane e 4,36 gli spinaci a foglia.

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