«Caro Andrea, la tua morte è un’ingiustizia»

ALDENO. Era troppo piccola la grande parrocchiale di San Modesto ad Aldeno, per contenere l’intera comunità riunitasi per dare l’ultimo saluto ad Andrea Micheletti, strappato a soli 31 anni, ad una...


Claudio Libera


ALDENO. Era troppo piccola la grande parrocchiale di San Modesto ad Aldeno, per contenere l’intera comunità riunitasi per dare l’ultimo saluto ad Andrea Micheletti, strappato a soli 31 anni, ad una vita di lavoro e di dedizione alla famiglia ed alla comunità. Un abbraccio portato da tutta Aldeno, in un fine settimana che doveva essere di festa per la quinta edizione di “De volt en cort”. Ma ieri - dalle 15.30 quando è arrivato il carro funebre sul sagrato, al termine del rito concelebrato dal parroco don Renato Tamanini ed accompagnato dalle note del coro parrocchiale - è stata un’ininterrotta processione. Tutti hanno voluto stringersi a mamma Antonella - papà Lino assente perché da tempo malato - alla sorella Lorenza col marito Antonio e far sentire il loro calore agli amati nipoti Leonardo e Giulia, a nonna Ada, a zii e cugini.

Sulla bara di legno chiaro, la maglia viola col n. 9 di Gabriel Batistuta, l’idolo di Andrea. A lato dell’altare, il gagliardetto della Sezione Avis Aldeno Cimone Garniga Terme, le corone di soci e cda della Cooperativa Sft, della Vinfrutta di cui era dipendente, i mazzi di fiori di amici, coscritti e compagni di classe. Il rito è iniziato quando la gente era ancora in fila per l’ultimo saluto; confusi tra amici e conoscenti, l’assessore provinciale Mirko Bisesti, suo amico e vicino di casa e la consigliera comunale Bruna Giuliani. E tanti giovani, pure quelli del Comitato organizzatore della festa, che si sono chiesti se annullare la manifestazione dopo il tragico 1° maggio sulla strada della Gottarda dove Andrea col suo trattore, effettuava i lavori che per tradizione si svolgono proprio in quel giorno. Ma è stato deciso di dedicarla a lui con un pensiero: «La scomparsa di Andrea tocca tutti quanti noi, la sua è una perdita per la famiglia, i parenti e gli amici ma anche per tutta la comunità, che ha perso uno dei suoi giovani più responsabili e seri. Tutte noi, associazioni di Aldeno vogliamo far sentire il nostro conforto e la nostra vicinanza a mamma, papà e sorella. Anche se la scelta non è stata affatto facile abbiamo deciso di proseguire, non per mancanza di sensibilità ma, al contrario, per cercare di ricordare in modo unito e convinto Andrea, allegro, di compagnia, empatico e sempre pronto a sorridere e far sorridere». Ed il parroco, all’omelia, ha sottolineato la memoria, che permetterà ad ognuno di serbare un ricordo personale e la reazione della comunità. Della disgrazia ha commentato: «è stata un’ingiustizia, un grosso torto fatto ad Andrea ed ai suoi cari, perché 30 anni sono pochi per morire; il bello viene dopo, quando si decide cosa fare, che strada prendere». Domani, alle 21, al termine di “De volt en cort”, il pensiero di tutti sarà rivolto proprio ad Andrea.













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