nuove povertà

Caritas, sempre più italiani in difficoltà

Le loro richieste di aiuto sono cresciute del dodici per cento. E per metà degli utenti è la prima richiesta di assistenza


di Maddalena Di Tolla Deflorian


TRENTO. Aumentano gli utenti italiani, calano (di poco e il dato va osservato nel suo evolversi nel tempo) quelli stranieri, presso i Centri di ascolto gestiti dalla Caritas in Trentino. Ieri mattina presso la sede di via Giusti sono stati presentati i dati relativi al 2014. Emerge innanzitutto che i numeri restano costanti. Cambiano però i bisogni, che si sono differenziati rispetto agli anni scorsi, e varia appunto la composizione percentuale della nazionalità degli utenti interessati. Nel 2014 sono state 3373 le persone che hanno avuto incontri alla Caritas, per chiedere varie forme di aiuto e consulenza. Gli italiani sono aumentati del 12% rispetto al 2013, soprattutto a Trento e Rovereto, e l'anno scorso sono stati il 33% del totale dei richiedenti aiuti.

A disposizione degli utenti Caritas e fondazione Comunità Solidale, entrambe afferenti alla Diocesi di Trento, hanno messo a disposizione circa cinquanta dipendenti.

Fra gli italiani incontrati il 42% sono donne, il 19% ha oltre 60 anni, il 52% sono persone che vivono in famiglia, il 48% vive invece soli. Un dato interessante è il 50% di persone che sono nuovi utenti. Le persone sopra i 60 anni spesso sono impossibilitate a raggiungere la pensione ma troppo vecchie per rientrare sul mercato del lavoro. Le richieste dei vari interventi sono state oltre ventimila.

Cala (meno 43 per cento) la distribuzione diretta di alimenti, perché si è compreso – hanno spiegato i ricercatori che hanno curato il rapporto 2014- che le persone chiedono altri tipi di aiuti, inoltre vi sono altre associazioni che distribuiscono cibo in modo specializzato. Aumenta invece (+15%) l' erogazione di servizi di accompagnamento (anche nella gestione del bilancio familiare) e dei sussidi e finanziamenti economici (+57%).

Si constata che i nuovi utenti italiani spesso sono persone che mai avrebbero richiesto aiuti materiali e che invece chiedono soprattutto finanziamenti o supporto. Cala però la richiesta di piccoli crediti: anche restituire piccole somme, seppure a rate è diventato per molti impossibile.

Complessivamente la Caritas ha distribuito nel 2014 circa trecentomila euro di aiuti economici diretti.

Anche nel 2014 ha operato l'Unità di Strada della Fondazione comunità Solidale, incontrando 569 persone. Al Centro Diurno di Rovereto sono tate aiutate 505 persone. Gli operatori segnalano che vi sono persone, anche italiane, che vivono in situazioni abitative precarie, che non si riescono a contattare, nonostante abbiano bisogno di aiuto.

Resta aperto il problema del gioco d'azzardo, che porta molti casi di fallimenti familiari e personali. Cresce l'ingresso presso le case di accoglienza dei cittadini di paesi extra Ue che richiedono asilo politico, mentre cala quello di cittadini di paesi dell’Unione.

Nel complesso il quadro mostra una realtà in cui la precarietà e la vulnerabilità sono aumentate.













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